Muore sul lavoro Era in nero
Un imbianchino di 60 anni è morto un giorno dopo essere caduto da una scala. Stava lavorando in un cantiere a Sarezzo. Secondo le forze dell’ordine l’artigiano era senza contratto e lavorava in nero. Le sue condizioni erano apparse immediatamente disperate. La famiglia ha autorizzato il prelievo degli organi. La Procura sta indagando.
Era caduto da diversi metri di altezza e, dopo un giorno di agonia, Roberto Bigini si è arreso a quelle ferite così gravi. L’uomo, artigiano 60enne, di casa a Brescia, era stato ricoverato nella tarda mattinata di martedì in gravissime condizioni. All’Ospedale Civile di Brescia era arrivato dopo un infortunio di cui era rimasto vittima durante un intervento di sistemazione di un capannone nella zona industriale di Sarezzo. Era su una scala per le operazioni di tinteggiatura della struttura e, al’improvviso (la dinamica è al vaglio dei Carabinieri di Gardone Valtrompia e degli ispettori dell’Ats), ha perso l’equilibrio, cadendo all’indietro e piombando pesantemente a terra, dopo un volo di qualche metro. In Rianimazione i medici si sono prodigati in ogni modo per tenerlo in vita, ma nella tarda mattinata di ieri è stata decretata la morte cerebrale dell’uomo. Con il consenso dei familiari, è scattato il periodo di osservazione per il prelievo degli organi.
Sono in corso accertamenti delle forse dell’ordine perché pare che l’artigiano stesse lavorando in nero senza alcun contratto.