Balotelli va in Turchia aspettando il Mondiale
All’anno 2,7 milioni per l’attaccante in Anatolia. Sui social: «Perché gli italiani mi odiano? Credo al Mondiale»
Mario Balotelli è un giocatore dell’Adana Demirspor. Ieri la firma di un contratto triennale con la squadra, appena promossa nella Serie A turca.
Mario Balotelli è rimasto disoccupato solo sei giorni, stavolta. Non rivivrà le lunghe estati del 2019 (quando firmò per il Brescia a Ferragosto) e del 2020, quando trovò squadra solo a dicembre riabbracciando Adriano Galliani al Monza. Dopo i tentennamenti iniziali, dovuti alla sua volontà di rimanere in Italia, si è lasciato convincere dall’entusiasmo travolgente e dal contratto (un ricchissimo triennale, che da noi non gli avrebbe offerto nessuno: in Turchia l’ingaggio è di 2,7 milioni di euro all’anno) messo sul piatto dall’Adana Demirspor, neopromossa nella Serie A turca, paese dove è molto amato.
Il bresciano non aveva tempo per indugiare, deve fare una preparazione intera, continua a sognare il Mondiale in Qatar: con i gol vuole convincere il suo maestro Roberto Mancini, che in Turchia allenò il Galatasaray.
Balotelli ha firmato ieri ad Adana, nell’Anatolia più profonda, alla presenza del suo agente Mino Raiola e dell’ex napoletano Gokhan Inler, suo nuovo compagno di squadra.
L’Adana è conosciuta per il suo tifo politicizzato: è la Livorno del Bosforo, in curva gli ultras hanno cantato a lungo «Bella Ciao» prima della pandemia. Mario ha deciso di lasciare l’aria di casa e la comfort zone degli amici di sempre, a un mese dal suo trentunesimo compleanno, per rinascere. Intanto, è già arrivato il primo «like» ad appoggiare la sua scelta. E non è una presa di posizione come le altre, dato che si tratta proprio del commissario tecnico neo finalista all’Europeo. «Non capisco l’odio di tanti italiani nei miei confronti», ha detto proprio ieri «Balo » – l’Italia sta facendo un grande Europeo e io non ci sono perché altri ragazzi l’hanno meritato più di me, ma che senso ha dirmi che sono scarso o non sono italiano? Perché dovrei dare l’addio alla nazionale? Se dovessi meritarmi il Mondiale, cosa direste?». Ci sono sedici mesi di tempo. L’ultima sfida del fu SuperMario è iniziata.