L’umarell Concato torna all’essenziale
Afine 2020 Fabio Concato si è aggiudicato l’Ambrogino d’Oro per aver devoluto in beneficenza, per la lotta contro il Covid-19, i proventi della canzone in dialetto meneghino «L’Umarell». Poi, lo scorso marzo, la pubblicazione di «Musico Ambulante», doppio album che riunisce i suoi maggiori successi, riproposti in una nuova e intima versione, quasi solo voce e chitarra acustica (suonata dal fidato Andrea Zuppini). «Rosalina», «Domenica bestiale», «Guido piano», «Fiore di maggio», «E ti ricordo ancora» sono alcuni dei brani inclusi nella raccolta «per il piacere di rimaneggiare una parte del mio repertorio in una veste essenziale», ha dichiarato Concato, stasera in concerto al Castello con i suoi Musici, ossia la pianista Ornella D’Urbano, il batterista Gabriele Palazzi Rossi, il bassista Stefano Casali e il chitarrista Larry Tomassini (rassegna «Estate Sforzesca», ore 21, € 25). Classe 1953, grazie a una scrittura delicata e poetica e a un timbro vocale particolare e riconoscibile il cantautore di «Oltre il giardino» — per citare il pezzo con cui a Sanremo 2007 raccontò le difficoltà di chi perde il lavoro a 50 anni — è diventato uno dei nomi più importanti della musica italiana. Un percorso, il suo, avviato più di 40 anni fa, che sempre nel 2020 gli è valso il Premio Montale per la Musica.