Sfratti, il tavolo resta limitato a dodici comuni
Nessuna marcia indietro da parte delle Prefettura di Brescia rispetto alla decisione di limitare il «tavolo sfratti» a 12 comuni bresciani. Lo precisa lo stesso Broletto in una nota smentendo le notizie riportate da alcuni partecipanti all’incontro istituzionale del 9 giugno secondo i quali il tavolo avrebbe nuovamente interessato, come in passato, tutta la provincia. Sarà invece convocabile solo a Brescia, Castelcovati, Chiari, Desenzano, Ghedi, Lonato, Manerbio, Montichiari, Palazzolo, Pontoglio, Rezzato, Rovato per «superare il clima di sfiducia, generato da un non sempre giustificato rinvio dell’esecuzione, per il quale, soprattutto i piccoli proprietari, tendono ad evitare di affittare propri immobili» informa la Prefettura che ci tiene a precisare che su questa motivazione «hanno convenuto tutte le parti in causa» visto che la situazione «aveva finito per aggravare il problema per cui la soluzione del tavolo sfratti era stato a suo tempo istituito». Unica apertura da parte sua sarà «la disponibilità a valutare, al di fuori della procedura che coinvolge il Tavolo, quelle situazioni di particolare criticità, previa valutazione ed acquisizione di documentazione comprovante la meritevolezza del caso». A queste dichiarazioni replicano le associazioni che difendono gli sfrattati, per le quali la decisione «sembra irresponsabilmente non tenere in considerazione quei comuni in cui ci sono tante situazioni critiche che senza il tavolo diventeranno casi di disperazione e quindi di ordine pubblico – afferma l’Associazione Diritti per tutti, ribadendo - non abbandoneremo queste famiglie e lo si vedrà nelle prossime settimane». Annunciano quindi battaglia, lanciando un primo appuntamento il 22 giugno con una manifestazione sotto gli uffici giudiziari di via Gambara 55 in città. (m.col.)