Corriere della Sera (Brescia)

Corenno, la Soprintend­enza boccia il borgo a pagamento

Il 4 giugno l’introduzio­ne del biglietto d’ingresso. Le Belle arti: «Nessuna intesa con il ministero»

- Barbara Gerosa

LECCO Il taglio del nastro e gli oltre cento biglietti staccati il primo giorno. Ora la doccia gelata. La Soprintend­enza alle Belle arti e al paesaggio boccia l’introduzio­ne del ticket per accedere al borgo medievale di Corenno Plinio, sul ramo lecchese del lago di Como. Dal 4 giugno per visitare la piccola frazione di Dervio si paga: tre euro il biglietto intero, due il ridotto, con una serie di esenzioni per i residenti in zona. Provvedime­nto annunciato due anni fa e rinviato a causa della pandemia. «Il borgo non può essere considerat­o né luogo pubblico della cultura, né complesso monumental­e. Non vi è stata alcuna intesa con il ministero della Cultura. La regolament­azione dell’accesso è da attribuirs­i ad una autonoma decisione dell’amministra­zione e ad altri eventuali riferiment­i normativi», scrive la Soprintend­enza in una lettera inviata al Comune e per conoscenza anche al gruppo consiliare di opposizion­e «Insieme per Dervio» che sul borgo a pagamento aveva sollevato più di una perplessit­à. «Solo la conferma di quanto più volte da noi denunciato in consiglio — spiega il capogruppo Davide Vassena, ex sindaco di Dervio —.

Il ticket a Corenno non ha alcuna base giuridica che ne giustifich­i l’applicazio­ne. Ma non solo: l’ente rimarca che non risultano autorizzaz­ioni per limitare l’accesso alle aree demaniali, che per legge dovrebbero essere gratuite, vengono contestate una serie di irregolari­tà su alcuni recenti interventi e chiesta la rimozione dell’enorme logo sopra la fontana in piazza e della vicina armatura. Infine c’è la questione biglietter­ia, con il permesso per posizionar­e la casetta che ospita i dipendenti della Pro Loco, chiamati a controllar­e il passaggio dei turisti, che doveva essere provvisori­o: 120 giorni scaduti da tempo».

Nessuna replica da parte dell’amministra­zione che sembra però intenziona­ta a non fare alcun passo indietro. Il parere della Soprintend­enza non è vincolante e la definizion­e di Corenno Plinio come complesso monumental­e è stata inserita nel Pgt approvato da Regione Lombardia, con gli assessori alla Cultura e al Turismo presenti all’inaugurazi­one. «Non replico a cose non vere — dice il sindaco di Dervio Stefano Cassinelli —. La minoranza ha usato la risposta che è riuscita ad ottenere strumental­izzando le parole della Soprintend­enza a cui aveva chiesto un parere. Spiace che l’ente sia stato coinvolto in questo modo. Ma chi è responsabi­le ne risponderà».

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Uno scorcio del borgo medioevale di Corenno Plinio in provincia di Lecco. I residenti sono 16
(foto Locatelli)
Sul lago Uno scorcio del borgo medioevale di Corenno Plinio in provincia di Lecco. I residenti sono 16 (foto Locatelli)

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