La Mille Miglia scaccia crisi
Saottini: «I bilanci si faranno sabato, ma è gratificante vedere la città così»
Ci sono tutti gli ingredienti per attirare il pubblico: belle auto, vip, buon cibo e una città bella e ospitale. E dopo due anni di buio e di restrizioni è finalmente tornata la luce e Brescia si è riempita per salutare la carovana della Mille Miglia che ieri è partita alla volta del lago di Garda e poi del mare, per ripartire stamane in direzione di Roma e quindi risalire verso Parma e tornare a Brescia con il vincitore. «I bilanci si faranno sabato» dice Beatrice Saottini, presidente di 1000 Miglia srl, ma è indubbio che la corsa più bella del mondo faccia bene all’economia.
Tavolini all’aperto che diventano più ambiti di un posto di prima fila in un palco della Scala. Bar e ristoranti traboccano di turisti fin dalla prima mattinata. Del resto, in questi giorni, Brescia, già dotata di grande fascino, si presenta come un teatro bellissimo, dall’allure internazionale. Merito della Mille Miglia, in grado di far battere i cuori degli appassionati, richiamain re equipaggi – con relativi team e familiari – da tutto il mondo e creare un movimento che, dopo due anni da dimenticare, rinfranca l’anima, il turismo e, per fortuna, anche l’economia.
Motori che rombano e clacson ululanti che, di tanto tanto, risuonano come un attacco alle coronarie. Ma fa parte della festa che ieri, in mattinata, si è aperta con le ultime punzonature in piazza Vittoria. Bagno di folla e anche di sudore — temperatura oltre i 30 gradi — ma, ovunque si guardi, si trova gente sorridente, tra i concorrenti e tra il pubblico, di ogni età, incollato alle transenne che delimitano la piazza. «Le somme saranno da tirare sabato sera, ma è gratificante vedere gli equipaggi e la gente con tanta voglia di esserci, di partecipare» sottolinea la presidente di 1000 Miglia srl, Beatrice Saottini.
In gara, così come per le strade di Brescia, si parlano tutte le lingue del mondo. «Direi che la quota degli stranieri arriva al 70% e vuol dire che stiamo riuscendo, attraverso la Mille Miglia, a comunicare la bellezza, la positività, l’energia di Brescia e del nostro Paese». Intanto, tra i protagonisti, cresce la voglia di tuffarsi nell’onda che investirà, fino a sabato, mezzo Stivale, da Brescia a Roma e ritorno.
«Partiamo per vincere, non nascondiamoci» dice con la massima sincerità il valtriumplino Andrea Vesco, insieme a Fabio Salvinelli, su Alfa Romeo 6C 1750 SS, gli uomini da battere. «Dovremo restare sempre lucidi e per questo ci alterneremo alla guida». Giovanni Moceri è l’avversario che da qualche anno gli dà filo da torcere. «Se ci fosse ancora anche Juan (Tonconogy) sarebbe ancora più bello. Le gare con
lui erano davvero vivaci. Spero che torni alla Mille Miglia». Tra la folla si fa largo la Jaguar XK 120 OTS Roadster con cui gareggiano Anna Kanakis e il marito, Marco Merati. «Per me è la seconda Mille Miglia, per lui la sesta. Ma insieme abbiamo partecipato a tante altre gare. Siamo ragazzi fortunati», dice ridendo, ma ricordando un Paese ancora in difficoltà, dopo la pandemia. «Qui l’accoglienza è strepitosa, perché questo è un appuntamento profondamente radicato nella tradizione di questo territorio. Sono curiosa di capire come sarà lungo il resto del tracciato. Voglio capire come stanno le persone, dopo questi due anni terribili». E la gara? «Voglio un bel piazzamento». Si completano le verifiche in piazza e la carovana all’ora di pranzo si sposta in viale Rebuffone. Pronti per la partenza. La Banda dei Carabinieri mette tutti sull’attenti con l’inno di Mameli. I Tornado del VI Stormo solcano il cielo per dare il via ufficiale alla gara.
Primi in passerella, a bordo di una Om Superba, salgono gli apripista, il ciclista valsabbino Sonny Colbrelli e l’attore bergamasco, Giorgio Pasotti. «Un piccolo grande sogno realizzato. Non è cosa di tutti i giorni viaggiare su un’auto così — dice Pasotti — e poi è un onore condividere questa esperienza con un grande sportivo come lui». Arriva anche Victoria Cabello insieme all’inseparabile amico, Paride Vitale freschi vincitori di Pechino Express. Tutina Zebrata e calzoncini giallo fluo, si infila nella Lamborghini rosa della charity a sostegno dei progetti al femminile dell’Istituto Europeo di Oncologia. L’agonismo sulla passerella di viale Rebuffone si alterna alla voglia di godersi la gara.
«Dire che siamo pronte è una parola grossa. È la prima volta insieme e siamo curiose di vivere l’avventura che ci attende» spiega Francesca Morandini, responsabile delle ollezioni di Brescia Musei e codriver dell’esperta Jutta Krueger su una Bmw 507. In serata l’arrivo a Milano Marittima, dopo le prime prove che hanno cominciato a delineare la classifica. Stamattina si riparte verso Roma.