Sicurezza negli asili, la Regione punta su formazione e supporto psicologico
Approvata mozione presentata da Tironi: «Continuare a mettere fondi pure per la videosorveglianza»
● Non sono rari i casi di maltrattamenti nelle scuole materne e nei nidi. Ecco perchè la Regione ha approvato a larga maggioranza la mozione a prima firma di Simona Tironi (FI) che chiede di mettere in campo misure urgenti per i minori che frequentano gli asili
Non solo telecamere a circuito chiuso. Se si vogliono evitare altri episodi di maltrattamento all’interno degli asili, è necessario lavorare sulla formazione del personale e sul supporto psicologico per educatori e maestre. Un investimento in politiche di prevenzione, così da evitare danni ai minori. È in quest’ottica che è stata approvata a larga maggioranza dal Consiglio regionale della Lombardia la mozione a prima firma di Simona Tironi (Forza Italia, vicepresidente della Terza commissione Sanità) che chiede alla giunta e al Consiglio stesso di mettere in campo misure urgenti in favore dei minori che frequentano gli asili nido. Di recente la Corte d’Appello di Brescia ha confermato la condanna di tre maestre di un asilo di Rodengo, accusate di punizioni eccessive, fatte di botte, schiaffi e aggressioni verbali. «Gli avvenimenti di maltrattamento che troppo spesso leggiamo a mezzo stampa definiscono una chiara e forte necessità di controllo e sorveglianza» per favorire «l’integrità dei minori che frequentano nidi e micronidi, fornendo adeguate risposte sia ai bambini che alle loro famiglie. I genitori – afferma Tironi –, devono essere sereni quando lasciano il proprio figlio in una struttura socio-educativa. Parliamo spesso di conciliazione famiglialavoro e di welfare aziendale. E dunque necessario fornire strumenti per esercitare con serenità tale scelta».
La mozione approvata a Palazzo Lombardia ha quindi lo scopo di promuovere la giusta «soglia di attenzione e consapevolezza» sugli episodi di maltrattamento. Il fatto di investire nel supporto psicologico del personale «riprende la legge regionale 18/2018 che ha istituito, prima Regione in Italia, l’installazione di telecamere a circuito chiuso negli asili». È chiaro che bisogna però continuare a mettere fondi pubblici per sostenere l’installazione di telecamere, difficile immaginare che le scuole dell’infanzia riescano da sole – in tempi brevi - a sostenere la spesa. Al momento, infatti, come spiega la vicepresidente Tironi, le richieste di installazione dei sistemi di videosorveglianza finanziate da bandi regionali sono state 43, per un costo complessivo pari a 294.927 euro. Anche recenti episodi di cronaca hanno dimostrato come le indagini e la risposta delle forze dell’ordine sono state veloci
"Tironi I genitori devono essere sereni quando lasciano il proprio figlio in una struttura socio-educativa
«grazie al circuito di telecamere nascoste dei Carabinieri. Per questo — dice Tironi — ritengo necessario l’installazione delle telecamere in ogni asilo».