Il catasto degli incendi per evitare le speculazioni
Per preservare ed evitare speculazioni sui terreni della Maddalena colpiti dai roghi dolosi dei primi 3 mesi del 2022 è stato pubblicato «il catasto degli incendi» anche a Brescia città. A definirlo il Comune utilizzando questo strumento previsto dalla legge 353 del 2000 che offre la possibilità di stilare un elenco specifico dei terreni colpiti, in modo da vietare nei prossimi anni che si possa non solo costruire, ma anche farne un uso diverso dal passato. La Loggia scende quindi in campo per tutelare il territorio cercando di colpire gli interessi dei presunti protagonisti di questi atti criminali, creando un effetto deterrente perché non si ripetano in futuro. «Sono 31 gli ettari, oltre a 4 nel comune di Nave, persi sulla Maddalena a causa dei 5 incendi di diverse proporzioni» afferma Graziano Lazzaroni, responsabile Verde, Parchi e Reticolo idrico Comune, che rivede quindi al rialzo le stime ipotizzate inizialmente di 20 ettari e aggiunge che «appare più che remota la possibilità siano di origini naturali. È quasi certa la mano dell’uomo, anche se sul motivo non troviamo risposta, ma le indagini dei Carabinieri proseguono». Nel frattempo questi terreni saranno vincolati a misure stringenti: non si potrà pascolare e cacciare per 10 anni, per 15 non si potrà edificare (salvo opere per la salvaguardia della pubblica incolumità e dell’ ambiente) e per i prossimi 5 non si potranno effettuare opere di rimboschimento, se non approvate dal Ministero. Per apporre questi vincoli è stato necessario prima censire tutti i soprassuoli già percorsi dal fuoco, avvalendosi dei rilievi effettuati dall’Arma e dei sopralluoghi fisici fatti dai tecnici comunali. Dall’8 giugno è stato quindi pubblicato il catasto che interessa i terreni coinvolti dai roghi, tutti privati. «Uno strumento importante che non immaginavamo di dover utilizzare prima – ricorda Miriam Cominelli, assessora all’Ambiente del Comune, ricordando come in questi eventi abbia anche inciso — la siccità, che sta colpendo la nostra provincia da mesi, frutto di quei cambiamenti climatici per i quali siamo sempre impegnati a dare risposte». La legge, inoltre, permette anche di sanzionare alcuni comportamenti: da chi trasgredisce i divieti, fino alla demolizione di eventuali strutture costruite abusivamente. Anche per questo diventa uno strumento molto importante per preservare questo polmone verde della città.