Ancora una vita agra ricordando Bianciardi
Uno scrittore, un intellettuale perennemente disallineato e «in fuorigioco», perché contro tutto e tutti: i conformismi e le ipocrisie civili, i potentati politici ed economico-finanziari. Un «maledetto toscano». A 100 anni dalla nascita di Luciano Bianciardi, a 60 anni dalla pubblicazione di «La vita agra», il suo romanzo, oggi alle 16 presso l’atelier di stampa d’arte Matrici Aperte (in via Capriolo 41c in città), viene presentato il podcast promosso nell’ambito del progetto Matrice Lavoro Lombardia, realizzato attingendo anche all’archivio di Fondazione Musil e Fondazione Isec , dal titolo «Ancora una vita agra», una esplorazione della precarietà del lavoro nel campo culturale attraverso una serie di interviste a protagonisti di alcuni settori, in particolare dell’ editoria, dell’audiovisivo, dei beni del patrimonio e dello spettacolo. L’ultima puntata è dedicata proprio al ricordo di Luciano Bianciardi. All’incontro partecipano Andrea Cegna, giornalista e autore, Renè Capovin, direttore Musil e Andrea Biffi, progettista culturale.