Covid lontano Curva decessi è normalizzata
L’Istat: dal +40% del 2020 al +13% del 2021, e quest’anno la curva si allinea alla normalità
L a tendenza è chiara: dopo il boom di morti nel Bresciano del 2020 (+40%) e l’aumento più contenuto del 2021 (+13%), la curva dei primi quattro mesi del 2022 (con appena 174 decessi in più) lascia pensare che il 2022 si chiuderà con numeri che rimanderanno al quinquennio pre pandemia.
L’estate senza mascherine (a parte per ospedali, rsa, bus e metropolitane) iniziata il 15 giugno si accompagna a un progressivo ritorno alla normalità anche sul fronte dei decessi.
Dall’inizio della pandemia l’Istat ha iniziato a produrre un report mensile (con l’aiuto dei ministeri dell’Interno e dell’Economia) per avere un quadro il più possibile aggiornato sulla mortalità. Il report dice quanti sono i morti per ogni causa, non solo Covid, ma ovviamente aiuta a comprendere l’impatto della pandemia sulla popolazione. Nel 2020, ad esempio, nel bresciano ci sono stati quasi 5 mila (4.800) morti in più rispetto all’atteso (la media del quinquennio 20152019), circa il 40% in più rispetto alle 11.808 della media dei cinque anni precedenti. Morti in più per Covid o per mancati controlli, ospedali in tilt e via dicendo. Nel 2021 in provincia di Brescia i decessi in più sono stati circa 1.500 (+13%). Nel 2022 le due curve si stanno progressivamente allineando. In gennaio i decessi in più sono stati 113, mentre in febbraio sono stati addirittura 43 in meno, in marzo c’è stata una sostanziale parità (+5) mentre in aprile c’è stato un incremento (+99).
Il risultato è che nei primi quattro mesi del 2022 i morti in più rispetto all’atteso sono stati 174. Considerando che durante i mesi estivi, sia nel 2020 che nel 2021 non ci sono stati eccessi di mortalità, è prevedibile che — a meno di varianti particolarmente aggressive in autunno — il 2022 non abbia un numero significativo di morti in eccesso rispetto alla media del quinquennio pre Covid. Lasciando stare il 2020 (mancato riconoscimento tempestivo del problema, mancanza di sistemi di protezione, inesistenza di vaccini), già il confronto con il 2021 aiuta a comprendere il cambio di passo. Nei primi quattro mesi del 2021 i morti a Brescia furono infatti circa 5.200, nel 2022 sono stati meno di 4.500, con un calo percentuale di quasi il 14%.
Il rapporto Istat analizza anche i dati di maggio a livello regionale, rilevando che per la Lombardia le morti in eccesso sarebbero meno di 500, meno di cinquanta facendo una stima grossolana per la provincia di Brescia. A differenza del 2020, il trend bresciano è oramai simile a quello regionale e nazionale. A livello nazionale si registrano morti in più, ma siamo ampiamente sotto il 10%. Restano le incognite sull’autunno ma tutto conferma che al momento l’attenzione si è doverosamente rivolta verso altri problemi, guerra in Ucraina ovviamente ma, in modo sempre più evidente anche una frenata dell’economia più forte di quanto fino a qualche mese fa si pensasse.