La stella di Micheletti brilla all’Arena
Brilla la stella di Luca Micheletti nella serata inaugurale della 99° stagione dell’Arena di Verona. Stasera alle 21.15 si alza il sipario sul teatro d’opera all’aperto più grande del mondo (oltre 13 mila gli spettatori) con «Carmen», capolavoro di Georges Bizet, che ha tra i protagonisti il baritono, attore e regista bresciano, qui nei panni del torero Escamillo. Sul podio il direttore musicale dell’arena, Marco Armiliato, mentre lo spettacolo ha l’ormai storica regia di Franco Zeffirelli. Tra gli altri interpreti, il mezzosoprano Clementine Margaine (Carmen), il soprano Karen Gardeazabal (Micaela), il tenore Brian Jagde (don Josè).
«Sono felicissimo di debuttare in Arena e in questo spettacolo — dice Micheletti —. Carmen è un’opera a tinte forti e a maggior ragione nella visione registica di Zeffirelli, che resta un tributo alla grande tradizione operistica italiana e alla grande scuola dell’artigianato teatrale italiano. Si tratta di un allestimento che in Arena ha un impatto magnificente». Cosa ci puoi dire di Escamillo? «È un ruolo che ho cantato più volte, sempre con grande soddisfazione. La musica di Bizet è dotata di un espressionismo coloristico unico. Per me è un’emozione forte rientrare dentro questa storia, tragica sì, ma anche potentemente moderna e per tanti versi tristemente attuale. Tanto più che conosco l’opera da vicino, anche per averne fatto la regia in un allestimento al Ravenna Festival. Condivido questa emozione con i meravigliosi colleghi in scena e con la bacchetta superba del maestro Armiliato. Sono grato a Cecilia Gasdia (sovrintendete dell’Arena, ndr) e alla Fondazione Arena di Verona per avermi invitato a fare il mio debutto nel più grande teatro all’aperto del mondo, dopo il mio debutto veronese qualche mese fa al Filarmonico, come protagonista di Rigoletto. Sono felice anche perché sono