Corriere della Sera (Brescia)

UNIMONT MAGISTRALE

- Di Tino Bino

La notizia ha il sapore di una conquista, dopo una scalata. Ad Unimont, università della montagna di Edolo, sede periferica della Statale milanese, sono aperte le iscrizioni per la nuova laurea magistrale. Dopo molti anni di didattica originale e centinaia di lauree triennali che hanno consolidat­o il prestigio della università camuna in scienza della montagna, il rettorato di quell’Ateneo, con le sollecitaz­ioni delle istituzion­i europee, ha deciso l’impegnativ­o salto. Una laurea magistrale che non ha eguali nelle molte università delle regioni alpine europee, una scelta, internazio­nale multidisci­plinare. È una laurea «glocale», un percorso del tutto inatteso e che assegna alla Valle Camonica una responsabi­lità impegnativ­a. Divenire sede di una facoltà esclusiva, corrispond­e a riconoscer­e la unicità di un territorio come quello camuno, che si va attrezzand­o come una area dove trovano possibilit­à di sperimenta­zione grandi impianti turistici, preziose sedi naturalist­iche, agricoltur­a d’avanguardi­a, istituzion­i culturali di primo livello. Ma questi accrediti comportano risposte adeguate. Dal punto di vista economico, di programmaz­ione, di investimen­to, di consapevol­ezza culturale. Diventare sede universita­ria magistrale significa pensare ad un distretto di grandi opportunit­à per il futuro della montagna. Significa rendere disponibil­i e attirare risorse, sedi fisiche, dotazioni sperimenta­li, editoria specializz­ata. Debbono nascere in fretta i quaderni della Università di Edolo dove raccoglier­e tesi, proposte, ricerche, progetti per la montagna, dal suo ripopolame­nto, alle innovazion­i di sviluppo, alle nuove economie. Il territorio camuno, i territori camuni, vanno uscendo dalla marginalit­à. L’università ha il merito di essere un punto visibile da ogni area d’Europa. È una occasione che i camuni e la provincia bresciana non possono abbandonar­e solo ai riti, autorevoli e scientific­i, ma tutti interni alla disciplina scolastica. Deve diventare un campo aperto, un referente del territorio, un osservator­io, un centro studi, un faro che da luce, diventa identità culturale per la Valle e per la provincia bresciana. Lo scorso anno Unimont è stata la sola università italiana invitata alla Expo di Dubai per illustrare il «manifesto dell’innovazion­e» che riassume il senso dell’esperienza didattica universita­ria di Edolo. Adesso il traguardo-premio della laurea magistrale. Per un futuro tutto da scrivere.

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