La Mille Miglia dalla
Gli appunti di viaggio in un alfabeto Da Andrea Vesco entrato nella storia a Rudy Zerbi, tra i vip più acclamati
Acome Andrea Vesco, il driver valtriumplino che entra nella Storia dei motori. Insieme al navigatore Fabio Salvinelli vince la sua terza Mille Miglia consecutiva (la quinta in totale) ed eguaglia il record del «maestro» Giuliano Canè tra il 1998 e il 2000. come Bonomi. Aldo. Presidente dell’Aci Brescia, aveva ragione: «Sarà l’edizione della rinnovata normalità dopo due anni difficili». Lo è stata. Prossimo traguardo: la Fondazione, en
Btro fine anno. come Cibaldi-Costa. Michele e Andrea, il «nostro» equipaggio numero 42 tutto bresciano, che su una Bugatti T40 del 1929 (al debutto in gara) ci ha accompagnato nel racconto di viaggio. Grazie ragazzi. come distanze. Infinite. Quasi milleottocento chilometri in quattro giorni scarsi da Brescia alla Capitale andata e ritorno, con i finali di tappa a Cervia-Milano Marittima, Roma e Parma. come entusiasmo. Finalmente, di nuovo, senza riserve: negli occhi dei tanti bambini a bordo strada, nei volti di migliaia di persone che hanno aspettato con trepidazione e bandierine le Vecchie Signore, alle passerelle più note come la via Veneto de La Dolce Vita di felliniana memoria, ma anche nella Norcia ferita dal sisma o tra i borghi più sperduti e caratteristici. Radicofani sempre una garanzia. come fatica. Frizione, foto, folla, appunto. E come Foresti, Guido: l’imprenditore di Pralboino scomparso il 4 gennaio 2013 tra Los Roques e Caracas. Dopo nove anni sulla sua Bugatti T37 A del 1927 hanno corso i figli, Pietro (partecipò con papà nel 2012) e Cesare. Regalandoci una grandissima emozione. Bravi. come giugno. Per il secondo anno. Ma dal caldo anomalo che ha messo a dura prova equipaggi, vetture e staff. L’anno prossimo il copione non cambia: gli scettici se ne facciano una
CDEFGPassione
ragione. come hotel: le centinaia in cui piloti, navigatori e supporter dormono, ogni notte (se va bene) circa cinque ore. Perché la sveglia trilla sempre ben prima delle sei. come Ieo-Monzino. Con una Lamborghini Huracàn Evo pink ha attraversato l’Italia per sostenere la ricerca oncologica e il Women’s Cancer Center in particolare. A
HIbordo si sono alternate testimonial d’ccezione come Arisa, Paola Barale e Victoria Cabello (con Paride Vitale). come laghi. Bellissimi i passaggi sulle sponde del lago di Vico, a Ronciglione, sul Trasimeno, con il lunch a Passignano, e Bolsena: Marta un gioiellino di pescatori. Ma prima ancora il Garda, ovvio: tra gli ulivi della Valtenesi e nel cuore della sua «perla», Salò.
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