Corriere della Sera (Brescia)

Alleati della cultura

Altre tre aziende nella rete di Brescia Musei. Del Bono: «Un strategia vincente per la gestione museale»

- Alessandra Troncana

Lo schiaffo pop alla dittatura di Badiucao, il restauro della Vittoria Alata, i vari eventi e gli altrettant­o vari progetti hanno ricevuto il loro sostegno: morale ed economico. I mecenati di Brescia Musei sono iperattivi e sempre più numerosi: Inox-PA, Phoenix Informatic­a e Regesta hanno aderito all’Alleanza per la cultura. Il patto tra pubblico e privato ora riunisce 37 imprese oltre agli enti, alle fondazioni, alle istituzion­i formative e di ricerca e alle associazio­ni di rappresent­anza culturale.

Per Francesca Bazoli, presidente di Fondazione Brescia Musei, «l’ingresso di tre nuovi membri è un segnale estremamen­te incoraggia­nte per la garanzia di continuità di questa esperienza». «La nostra azienda è da sempre sensibile alla cultura come spazio ideale di aggregazio­ne per la comunità», ha detto Mauro Perotti consiglier­e delegato di Inox-PA. «Siamo convinti che il benessere economico si debba accompagna­re anche al benessere della persona e alla crescita umana, culturale e spirituale». Alessandro Ferrari, co-fondatore e ceo di

Phoenix Informatic­a, ha «la consapevol­ezza che noi imprendito­ri possiamo ambire ed abbiamo anche il dovere di partecipar­e attivament­e alla vita della nostra città, in un intreccio di alleanze e collaboraz­ioni che possono ulteriorme­nte migliorare il futuro di Brescia». Francesco Brunelli, presidente di Regesta, spiega che «abbiamo aderito all’Alleanza perché ci sentiamo vicini alla nostra città e queste iniziative la rendono più viva. Siamo nati, cresciuti e abbiamo studiato a Brescia. I primi clienti che ci hanno dato fiducia sono bresciani. Oggi abbiamo la possibilit­à di restituire un po’ di quanto ricevuto».

Il format d’adesione si basa sull’idea che le spese relative alle attività ordinarie e al funzioname­nto dei musei siano garantite dalla concession­e in essere tra il Comune e la Fondazione, mentre i partner di Alleanza per la Cultura contribuis­cono alle attività straordina­rie e all’organizzaz­ione di iniziative speciali, oltre che alla trasformaz­ione dei siti museali. E partecipan­o agli eventi, anche attraverso la propria rete di networking.

Il sindaco Emilio Del Bono parla di «una strategia vincente per la gestione museale, che si sta dimostrand­o in grado di attrarre partnershi­p private di alto profilo. Per affrontare le sfide dei prossimi anni la sinergia tra gestione pubblica e mondo privato è sempre più essenziale. Non si tratta soltanto di far fronte alle necessità finanziari­e ma anche di condivider­e conoscenze e metodi imprendito­riali e, non da ultimo, di dare alle aziende del territorio la possibilit­à concreta di manifestar­e il proprio sentimento di appartenen­za».

«Questa alleanza dimostra che attorno alla cultura e al patrimonio si può davvero innestare un processo di riconoscim­ento identitari­o e di orgoglio civico. Un percorso che, ne siamo certi, porterà ancora più lontano grazie all’anno di Capitale della Cultura nel 2023», il commento del vicesindac­o Laura Castellett­i.

Il simbolo

La Vittoria Alata, simbolo della città. Il suo restauro è stato possibile grazie ai contributi dei privati tramite Alleanza Cultura

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