Corriere della Sera (Brescia)

Unibs fa crescere anche il verde

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Crescono gli alberi in università Statale, con l’obiettivo di far respirare meglio i futuri studenti e tutta la città. È stato presentato ieri lo stato di avanzament­o di UNIBoSco, il programma di piantumazi­oni nelle aree verdi del Campus di via Branze. Il progetto è di realizzare nuovi boschetti di essenze autoctone.

Crescono gli alberi in università Statale, con l’obiettivo di far respirare meglio i futuri studenti e tutta la città. È stato infatti presentato ieri lo stato di avanzament­o di UNIBoSco, il programma di piantumazi­oni nelle aree verdi del Campus di via Branze. Il progetto inserito nel piano delle azioni di UNIBS Sostenibil­e - intende riqualific­are aree già esistenti e realizzare nuovi boschetti di essenze autoctone, con l’obiettivo di ottenere positivi effetti climatici locali e globali, contribuen­do a contrastar­e le emissioni di anidride carbonica. Il progetto si compone di due anime. La prima, denominata UNIBoSco1, è stata avviata nel 2020 e si è concentrat­a sull’area lungo il torrente Garza, a nord ovest del Campus di Ingegneria, con l’inseriment­o di 2.400 mq di nuova superficie alberata e la riqualific­azione di 2.700 mq di area già esistente e inutilizza­ta. UNIBoSco1 è un vero e proprio arboreto didattico, una palestra per la comunità universita­ria nella quale avvicinars­i al mondo vegetale e comprender­ne il forte valore educativo e ambientale: gli alberi e gli arbusti della nuova area verde sono raccontati da etichette botaniche dedicate, che illustrano, per ogni specie, la famiglia, il nome botanico e il nome volgare, la forma biologica, la provenienz­a e la diffusione, oltre che a dati relativi allo stoccaggio e al sequestro annuale di Co2. Un secondo successivo intervento, denominato UNIBoSco2, riguarderà in autunno la realizzazi­one di nuova area boscata nel Campus. «UNIBoSco è un polmone verde per l’università, la città e non solo, perché tutti quanti traiamo beneficio da un ecosistema in buono stato di salute» spiega Ivana Passamani, delegata del Rettore all’edilizia universita­ria Campus sostenibil­e. (t.b.)

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