«Ritorni il magistrato del Po»
er salvare il fiume Po serve un’autorità di bacino con tutte le competenze di programmazione e decisionali». Ne è convinto Dario Balotta, ambientalista di lunga data (e commentatore per Il Fatto Quotidiano) che in merito alle beghe di questi giorni, con la comunità del Garda che non vuole rilasciare acqua per salvare il grande fiume, rimpiange «il Magistrato del Po», l’autorità di Governo del bacino idrogeologico «smantellata con il federalismo regionale sostituita dalll’Aipo ente strumentale delle
Regioni Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto, con competenze frammentate da regioni, province, consorzi. Nessuno in questi anni ha contrastato con una politica unitaria lo spreco d’acqua che scorre troppo velocemente. Va ripensata l’agricoltura intensiva ma anche la produzione idroelettrica che ha cancellato ogni possibilità di navigazione per le merci. Dietro gli allarmi apocalittici di questi giorni non si vede la volontà di impostare una risposta unitaria».