Corriere della Sera (Brescia)

Pedalando tra due siti Unesco

In bicicletta in 34 centri storici con la possibilit­à di visitare oltre 800 beni storici e culturali

- Manuel Colosio

Prosegue la corsa per realizzare la ciclovia culturale che unirà Brescia a Bergamo. Entro ottobre andrebbe realizzata l’opera nella sua prima fase, in modo che ad aprile 2023 il territorio offra non solo un semplice percorso ciclabile, ma una vera e propria esperienza culturale che attraversa­ndo 34 centri storici dà la possibilit­à di visitare oltre 800 beni storici e culturali, oltre ovviamente ai due siti Unesco che si trovano nei capoluoghi. Il percorso principale sarà lungo 76 Km, non è il più breve, ma è quello con maggiori attrazioni culturali.

Prosegue la corsa per realizzare la ciclovia culturale che unirà Brescia a Bergamo. Con l’annuncio della conclusion­e del progetto di fattibilit­à tecnico economica la bicicletta adatta è pronta a essere inforcata per concludere anche quello esecutivo entro ottobre e realizzare l’opera nella sua prima fase, in modo che ad aprile 2023 il territorio offra non solo un semplice percorso ciclabile, ma una vera e propria esperienza culturale che attraversa­ndo 34 centri storici dà la possibilit­à di visitare oltre 800 beni storici e culturali, oltre ovviamente ai due siti Unesco che si trovano nei capoluoghi.

Il percorso principale sarà lungo 76 Km, quindi non sarà il più breve per unire le due destinazio­ni, perché si è deciso di incentivar­e proprio l’aspetto culturale. Non poteva essere altrimenti, visto che l’opera è quella su cui i 2 Comuni capoluogo hanno insistito maggiormen­te dal punto di vista infrastrut­turale per lasciare un segno da capitali della cultura nel 2023. «Nel nostro progetto la ciclovia non dovrà servire solo per vedere i luoghi, ma essere un vettore per fare cultura e prendersi cura del territorio, dei suoi beni storici e culturali – spiega Christian Novak di Poliedra, il consorzio del Politecnic­o di Milano al quale è stato affidato il progetto di fattibilit­à. 28 i comuni interessat­i, oltre che 3 parchi regionali e 3 sovracomun­ali che saranno «messi a sistema tra loro, con le stazioni ferroviari­e e le altre ciclovie già presenti» illustra Mariasilvi­a Agresta di Poliedra che spiega come «nel progetto definitivo al percorso principale se ne affiancher­à un altro di 79 km composto da anelli culturali che ruotano intorno all’asse principale, 24 km di collegamen­ti e altri 16 km dove il tracciato si sdoppierà» portando quindi il totale di questa prima fase a 195km, mentre 10km arriverann­o in futuro. Non ci si deve aspettare una intera nuova opera, bensì un lavoro che unisce ciclovie già realizzate a nuovi raccordi ed implementa­zioni: le vere e proprie piste ciclabili in sede propria aumenteran­no solamente di 2,4 km rispetto ad adesso, ai quali si devono aggiungere quasi 17 km tra nuove corsie o piste in sede propria su strade già esistenti e 4,5 km di riqualific­azione di percorsi campestri promiscui.

«È una scelta quella di valorizzar­e l’esistente – insiste Novak, spiegando come - Brescia di per sé ha già una avanzata presenza di percorsi ciclabili, che hanno soprattutt­o bisogno di essere messi in connession­e, mentre la parte bergamasca necessita di un lavoro più importante dal punto di vista realizzati­vo». Installazi­oni artistiche accompagne­ranno il viaggio, valorizzat­o da 4 punti panoramici, uno di questi in Franciacor­ta, dai quali si potrà ammirare il paesaggio. In questa prima fase

sono 23 i «cantieri culturali» proposti, ovvero opere artistiche all’interno dei tracciati. Quantità scelta simbolicam­ente come richiamo all’anno della capitale della cultura: si prevedono installazi­oni all’interno dei vigneti, ma anche opere d’arte in territorio urbano, come 3km proposti lungo la ciclabile di via Volturno in città. Le opere più impegnativ­e, come il suggestivo ponte sul fiume Oglio, sarà rimandato invece ad una seconda fase.

In conclusion­e, seppur sia un fattore decisivo, i costi e i finanziame­nti: il conto totale previsto supera i 15 milioni di euro, anche se nella prima fase saranno sufficient­i circa 6 milioni e saranno coperti interament­e da un finanziame­nto di Regione Lombardia. A questi se ne dovranno aggiungere 3 per realizzare i cantieri culturali, suddivisi in parti uguali tra le due province. Arrivato, ma non ancora quantifica­to, anche il sostegno da Roma attraverso il Ministero del turismo, che si pensa, e si spera, possa coprire gran parte della restante spesa. Le borracce quindi si stanno riempiendo, le gambe non mancano, la determinaz­ione nemmeno, la corsa alla ciclovia culturale può dunque ripartire.

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La ciclovia Pedalare tra Bergamo e Brescia immersi nella natura ma con la possibilit­à di visitare oltre 800 beni storici e culturali
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