Corriere della Sera (Brescia)

Acqua, subito un piano di riduzione

Vanno cercate subito delle contromisu­re per contrastar­e la pesante crisi idrica

- Fridays For Future Brescia

Stiamo già vivendo la terza ondata di calore dall’inizio dell’anno. Questo comporta che abbiamo pochissima acqua. Il livello d’acqua del Po è addirittur­a sceso di quasi 4 metri, evento che non succedeva da 70 anni, e tutti i fiumi della nostra provincia sono in situazione di emergenza. Ma questa condizione non si è verificata in modo improvviso: il crollo invernale delle precipitaz­ioni dovuto alla crisi climatica, infatti, non ha permesso ai bacini di accumulare neve ed acqua e le drammatich­e conseguenz­e, ora che le temperatur­e aumentano, sono ancora più evidenti. Noi utilizziam­o l’acqua per qualsiasi attività, soprattutt­o per l’agricoltur­a, l’allevament­o, le industrie, per produrre energia, per raffreddar­e le centrali. Non è possibile arrivare tra qualche anno quando non ci sarà più acqua a chiedersi cosa bisogna fare. È chiaro ed evidente che la crisi idrica (e climatica) è qui e ora. Bisogna agire ora. Le soluzioni ci sono: trovare quali attività consumano maggiormen­te l’acqua (agricoltur­a, allevament­i intensivi, industrie) e stabilire un piano pratico di riduzione del consumo ed efficienta­mento, il più e il prima possibile. Prima che sia troppo tardi, prima di dover razionare l’acqua.

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