Corriere della Sera (Brescia)

Perinetti bis, il ritorno «Io e Clotet siamo coesi Il Brescia ha ambizioni»

La traccia: «Cessioni non scontate, innesti funzionali al tecnico»

- Di Matteo Carone

nica è meno fascinosa ma altrettant­o centrale».

Che tipo di Brescia sarà?

«Dovremo aspettare per capirlo. Ambizioni ne abbiamo pure noi, lo assicuro, anche se magari non le sbandieria­mo come altri. C’è la volontà di crescere e di creare una stabilità per dare continuità. Non è certo che acquistare nomi importanti porti al risultato finale. La Cremonese, ad esempio, con cinque prestiti secchi è andata in Serie A. Dobbiamo supportare lo staff tecnico ed il suo pensiero di calcio».

Si parla molto, anche tra i tifosi, del mancato riscatto di Tramoni.

«Il presidente conosce i giocatori meglio di me, lui non rimpiange di non aver fatto certi riscatti. Aver confermato Moreo è invece molto importante per le qualità del ragazzo».

Joronen e Cistana sono destinati a lasciare Brescia.

«Joronen è un giocatore nostro, abbiamo facoltà di trattenerl­o per altre due stagioni e lo faremo. Sì, lui ha espresso la volontà di cogliere un’opportunit­à diversa, se dovesse arrivare. Ma abbiamo fatto un investimen­to imporsu di lui, quindi non ci rinunciamo volentieri. I giocatori ogni tanto hanno questi pensieri per la testa. Per Cistana vale lo stesso. È un giocatore determinan­te, non è imperativo venderlo. Ma tutto è in relazione al tempismo. Se succede qualcosa deve succedere al più presto, in questi giorni. Perché ci vuole tempo sia per cedere profili di questo valore sia per trovare i loro sostituti».

Il valore della rosa e gli obiettivi della prossima stagione verranno ridimensio­nati?

«Ho visto l’anno scorso arrivare a Brescia nomi altisonant­i e non è che abbia portato al risultato sperato. I modi per arrivare possono essere molteplici. La crescita tecnica può essere raggiunta attraverso obiettivi funzionali, tant’è che con Clotet non parliamo

«Con nomi altisonant­i i risultati sono mancati, a Cremona sono saliti con cinque prestiti...»

di nomi ma di caratteris­tiche. Poi le pagelle sul mercato estivo spesso vengono smentite. In un’annata particolar­e come questa, penso che il mercato invernale potrà essere addirittur­a più decisivo. I nostri obiettivi rimangono massimali, bisogna lavorarci. Consideran­do che ci sono anche gli altri».

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Perinetti, 71 anni, è tornato ad essere il direttore sportivo delle rondinelle (LaPresse)

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