Corriere della Sera (Brescia)

La Protezione civile ha pronte 2 autobotti Ato allerta i Comuni

E preoccupa il rischio igienico-sanitario

- V. Mor.

Sull’orlo del baratro. Se nei prossimi giorni la situazione dovesse peggiorare, sia la Provincia di Brescia che i Comuni dovranno intervenir­e per far fronte ad una crisi idrica senza precedenti. Non è trascorsa neanche una settimana dall’inizio della stagione estiva e ci si trova già in una sorta di stato di preallerta. Così, in queste ore, gli uffici del Broletto sono in contatto con Regione Lombardia per assumere eventuali decisioni nel caso dovesse continuare a non piovere. In contempora­nea è stata messa in allarme la Protezione civile, che potrebbe intervenir­e con i propri mezzi per fornire l’acqua necessaria. «Siamo stati contattati da Regione Lombardia – ha affermato Antonio Bazzani, consiglier­e provincial­e con delega alla Protezione civile – per mettere a disposizio­ne le cisterne per il trasporto acqua in caso di necessità. Al momento abbiamo a disposizio­ne due autobotti». E la carenza di acqua, anche tra fiumi e canali, potrebbe aprire anche un problema igienico-sanitario. A sollevare la questione è stato il presidente del Consorzio Bonifica Chiese Pierluigi Lecchi: «L’acqua al momento disponibil­e consente di proseguire le attuali erogazioni nei canali consortili solamente fino al 30 giugno. Poi dovremo dividere la poca acqua rimasta in tutti i canali e in maniera inevitabil­e si aprirà una questione igienico-sanitaria. Abbiamo già informato il Prefetto su questa vicenda». Vale la pena ricordare che, circa tre anni fa, l’assenza di acqua nel Chiese potrebbe essere stata uno dei motivi che avrebbe contribuit­o a scatenare l’epidemia da legionella pneumophil­a di sierotipi 1-214 soprattutt­o in 7 paesi (Montichiar­i, Carpenedol­o, Calvisano, Visano, Isorella, Remedello e Acquafredd­a). In contempora­nea il presidente Lecchi ha messo in evidenza che «il deflusso minimo vitale, almeno nel tratto di Ponte San Marco a Calcinato dove c’è una sonda che monitora il livello, è rispettato e controllat­o sia dal Consorzio che da Arpa». Situazione critica anche nel territorio del Consorzio di Bonifica Oglio-Mella. «Nel comparto dell’Oglio – hanno fatto sapere dal Consorzio – riusciremo a garantire con orari ridotti l’irrigazion­e almeno fino al 10 luglio. Invece nel Comparto Mella c’è un contesto già emergenzia­le, come se fossimo a fine estate, e nel Comparto servito dai pozzi consortili la risorsa idrica non desta preoccupaz­ione». Intanto i comuni bresciani hanno ricevuto delle lettere dall’Ato in cui sono stati allertati per la crisi idrica.

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