Il ritorno di Jacobs Il graffio di Fofana La velocità italiana è made in Brescia
Jacobs torna e vince, sfata anche il tabù Tortu, ma si gestisce sui 100 metri dopo l’infortunio Ruggito di Fofana senza rivali nei 110 ostacoli, bronzo per la Carraro: tante finali anche oggi
Parlano bresciano i campionati italiani di atletica a Rieti. Il ritorno di Marcell Jacobs, dopo un lungo stop, lo ha visto vincere i 100 metri con un tempo non eccezionale (10”12) ma sufficiente, in totale controllo, a battere per la prima volta Filippo Tortu. Imperioso il gavardese Hassane Fofana sui 110 ostacoli, terza anche Elena Carraro: oggi altre carte da podio.
Atletica Show bresciano (due vittorie e tante finali) nel primo giorno degli Assoluti
Meglio di così non poteva andare, a Rieti, nella prima giornata dei ampionati italiani di atletica leggera. Due medaglie d’oro per i bresciani, una di bronzo, con altre finali guadagnate e ottime prospettive anche per la giornata odierna in cui ci saranno sei rappresentanti dell’atletica nostrana a giocarsi il podio.
Premessa doverosa, perché Brescia nella velocità continua a non avere rivali: se l’anno scorso il gavardese Hassane Fofana aveva pagato dazio a Paolo Dal Molin, stavolta (senza il suo amico-rivale) sui 110 ostacoli ha spazzato via la concorrenza andando a tre centesimi (13”45) dal primato personale; paradossalmente, ma nemmeno troppo, ha faticato di più il bicampione olimpico Marcell Jacobs a confermarsi sui 100 metri per la quinta volta consecutiva.
Appena sufficiente il tempo, 10”12, non giudicabile alla luce dell’elongazione (e prima ancora del virus intestinale preso a Nairobi) che l’ha obbligato a saltare tutti gli sprint all’aperto, ad eccezione del debutto a Savona: con coraggio, il desenzanese aveva però scelto di tornare in pista per onorare gli Assoluti e ritrovare sensazioni in vista del meeting di Stoccolma del 30 giugno, ultimo appuntamento prima di volare a Eugene per i campionati del mondo che iniziano tra venti giorni.
Positiva la tenuta del suo fisico al doppio turno, a distanza di un’ora e mezza scarsa: nelle batterie si è imposto in 10”17, in finale ha limato cinque centesimi contenendo la falcata dell’astro nascente Chituru Ali (secondo) e dei compagni di staffetta Tortu (terzo) e Desalu (quarto). Aver messo la faccia davanti all’amico rivale Filippo, sui 100 metri, in entrambe le sfide di ieri, sfata anche l’ultimo tabù di Jacobs che non aveva mai vinto uno scontro diretto con il suo gemello diverso.
«Non sono soddisfatto del tempo - ha detto il bresciano a fine gara - ma mi sono gestito perché contava solo ritrovare alcune sensazioni e in finale è andata meglio rispetto al primo turno. A Stoccolma giovedì cercheremo di spingere, qui mi sono lasciato andare per evitare contrazioni: poi voleremo negli Stati Uniti per vedere se la pista di Eugene è davvero così veloce». Il riferimento è ai tempi mostruosi dei rivali americani nei trials, ma questo resta un weekend tutto tricolore e vanno annotate le prestazioni di tanti astri nascenti bresciani che sperano, qui, di strappare il biglietto per la convocazione mondiale. Se il bronzo di Elena Carraro nei 100 ostacoli (13”23 il tempo) è un risultato di spicco ma non le sarà sufficiente, oggi si giocano tutto sui 400 metri - in chiave staffetta - sia Alessandra Bonora sia Pietro Pivotto, in ordine di possibilità, dopo una batteria convincente (la ragazza cresciuta a Rodengo ha abbassato il suo personale, è in linea per un podio). Sensazionale anche la sicurezza sugli 800 di Francesco Pernici, al debutto assoluto: può stupire, non ha limiti. Brava Alessia Seramondi a migliorarsi nei 400 ostacoli, proveranno a sorprendere questo pomeriggio anche Andrea Federici (200), Nesim Amsellek (1500) e Christian Falocchi nell’alto. L’onda magica continua.