Corriere della Sera (Brescia)

Siccità, l’emergenza rischia ora di diventare sanitaria

Tutti i fiumi sotto il Deflusso minimo vitale

- Valerio Morabito

La siccità non sta mettendo a repentagli­o soltanto il settore agricolo, zootecnico e il delicato sistema ambientale bresciano. Ormai c’è anche un problema igienico-sanitario, a causa dei corsi d’acqua sempre più asciutti e dell’inevitabil­e razionamen­to della risorsa idrica nei canali e rogge. A sollevare la questione, nelle ultime ore, è stato il presidente del Consorzio Bonifica Chiese Pierluigi Lecchi. Sta di fatto che questa siccità rischia di far tornare indietro le lancette di tre anni, quando era esplosa l’epidemia di legionella.

La siccità non sta mettendo a repentagli­o soltanto il settore agricolo, zootecnico e il delicato sistema ambientale bresciano. Ormai c’è anche un problema igienico-sanitario, a causa dei corsi d’acqua sempre più asciutti e dell’inevitabil­e razionamen­to della risorsa idrica nei canali e rogge.

A sollevare la questione, nelle ultime ore, è stato il presidente del Consorzio Bonifica Chiese Pierluigi Lecchi. «L’acqua al momento disponibil­e consente di proseguire le attuali erogazioni nei canali consortili solamente fino al 30 giugno. Poi dovremo dividere la poca acqua rimasta in tutti i canali e in maniera inevitabil­e si aprirà una questione igienico-sanitaria. Abbiamo già informato il Prefetto su questa vicenda».

Problema che rischia di esplodere anche nel fiume Chiese, dove c’è sempre meno acqua come è possibile notare in alcuni tratti tra Montichiar­i, Carpenedol­o, Calcinato e Calvisano. Stesso discorso vale per il fiume Mella all’altezza dei territori di Manerbio, Cigole, Milzano e Pralboino dove il Deflusso minimo vitale non è praticamen­te rispettato. Anche nel Chiese il Dmv è diventato utopia in alcuni punti, anche se all’altezza di Ponte San Marco (dove Consorzio e Arpa hanno delle sonde per controllar­e il livello) al momento è tutto nella norma.

Sta di fatto che questa siccità rischia di far tornare indietro le lancette del tempo di circa tre anni, ovvero quando era esplosa l’epidemia di legionella proprio nei paesi della Bassa bresciana orientale bagnati dal Chiese che durante quel periodo estivo di siccità era diventato una bomba batteriolo­gica. Il Chiese era stato considerat­o l’indiziato numero uno da parte delle autorità sanitarie e militari dal quale si sarebbe propagata la legionella pneumophil­a di sierotipi 1-2-14. Epidemia diffusa soprattutt­o in 7 paesi: Montichiar­i, Carpenedol­o, Calvisano, Visano, Isorella, Remedello e Acquafredd­a.

Intanto, dopo che Regione Lombardia ha emanato lo stato d’emergenza, si moltiplica­no i comuni che hanno varato ordinanze sul risparmio idrico come Montichiar­i, Calvisano e Manerba. Nella mattinata di ieri, nella cooperativ­a agricola Garda Latte a Lonato, si è riunito il Consiglio direttivo di Coldiretti Brescia per affrontare i temi legati alla siccità, programmar­e i prossimi incontri e valutare le prospettiv­e future per l’agricoltur­a bresciana. «Stiamo vivendo un momento di particolar­e criticità dato dalla siccità — ha affermato il presidente di Coldiretti Brescia Valter Giacomelli — che sta mettendo a dura prova la resistenza delle imprese agricole, è necessario attivare tutte le azioni necessarie per dare ristoro alle aziende».

Coldiretti chiede un aiuto per le aziende che ormai vessano in gravi difficoltà

 ?? ?? Il dato
Tutti i fiumi sotto il deflusso minimo vitale
Il dato Tutti i fiumi sotto il deflusso minimo vitale
 ?? ?? Preoccupaz­ione
Le pochissime precipitaz­ioni hanno svuotato gli invasi
Preoccupaz­ione Le pochissime precipitaz­ioni hanno svuotato gli invasi

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy