Corriere della Sera (Brescia)

Progetto Gedit Dai rifiuti al combustibi­le

- Valerio Morabito

In un periodo di crisi energetica, il Combustibi­le Solido Secondario può essere una soluzione per abbattere i costi. Così l’impianto di smaltiment­o rifiuti Gedit, a Calcinato, ha presentato un progetto - in corso di valutazion­e di impatto ambientale - per valorizzar­e la componente energetica dei rifiuti: a Calcinato verrebbe realizzato l’impianto per recuperare rifiuti non pericolosi. Il processo di trattament­o previsto è di tipo meccanico e prevede lavorazion­i a freddo di triturazio­ne e selezione delle frazioni secche dei rifiuti, al fine di ottenere materiali idonei ad essere utilizzati quale combustibi­le alternativ­o. Come riportato nella documentaz­ione depositata dalla Gedit al Broletto, «il nuovo impianto in progetto, di potenziali­tà complessiv­a di 84 mila tonnellate l’anno, ha la particolar­e caratteris­tica di gestire differenti processi attraverso i quali si otterrà combustibi­le alternativ­o». «Tutte le operazioni di recupero dei rifiuti - è stato aggiunto nel progetto - verranno effettuate all’interno del capannone, in ambiente chiuso e su superfici pavimentat­e così da evitare la dispersion­e di sostanze nell’ambiente. Anche le aree di accumulo dei rifiuti in ingresso e uscita saranno collocate nel capannone, ad eccezione di container chiusi e mobili ubicati nel piazzale esterno». Il CSS è un combustibi­le ottenuto dalla componente secca (plastica, carta, fibre tessili) dei rifiuti non pericolosi, sia urbani sia speciali, tramite appositi trattament­i di separazion­e da altri materiali non combustibi­li, come vetro, metalli e inerti: può trovare impiego in impianti industrial­i esistenti, in sostituzio­ne ai combustibi­li tradiziona­li, oppure in combustori dedicati per la produzione di energia elettrica.

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