Corriere della Sera (Brescia)

Ordinanze in una trentina di comuni, la città si limita ai consigli contro gli sprechi

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Se metà dei consumi idrici della provincia sono imputabili all’agricoltur­a, l’altra metà soddisfa usi civili (domestici ed industrial­i) dove gli sprechi non mancano, a partire dalle perdite delle reti acquedotti­stiche (40% in provincia, 29% in città). Con il passare dei giorni cresce il numero dei comuni che hanno deciso di emettere ordinanze per limitare l’utilizzo dell’oro blu vietando il riempiment­o di piscine, il lavaggio dell’auto, l’irrigazion­e di giardini e orti (aspetto contraddit­torio, quest’ultimo, in quanto direttamen­te collegato all’autososten­tamento). Ordinanze sono state emesse nella Bassa (Montichiar­i, Orzinuovi, Calvisano, Borgosatol­lo, Fiesse, Montiirone, Bedizzole) in Valcamonic­a (Darfo, Artogne, Borno, Breno, Cerveno, Cividate Camuno, Gianico, Pertica Alta, Losine, Niardo, Piancamuno, Piancogno) in Valsabbia (Idro, Casto, Treviso Bresciano, Vallio Terme), sul Garda (Soiano, Tremosine, e ieri

Manerba e Padenghe) e in Franciacor­ta (Gussago, Cologne). Un’altra trentina di comuni si è limitata ad appellarsi alla popolazion­e ricordando le fondamenta­li regole antispreco (preferire la doccia al bagno, chiudere i rubinetti mentre ci si lava i denti, o ci si rade, riparare le perdite installare i diffusori non È quello che farà anche il comune di Brescia a partire da oggi. «A2A Ciclo Idrico, gestore del servizio, non ha evidenziat­o criticità tali da rendere necessario un’ordinanza per limitare il consumo di acqua» fanno sa

pere da palazzo Loggia. L’assessore all’Ambiente Miriam Cominelli precisa: «Da anni siamo molto parchi nell’utilizzo dell’acqua per il verde pubblico. Utilizziam­o l’acqua potabile solo per le aiuole cespugliat­e, provviste di impianto idrico automatico e i cui consumi ( trattandos­i di goccia a goccia) solo oltremodo modesti e per le poche piazze del centro non fornite di pozzo (Arnaldo, Repubblica, Garibaldi). Le nuove piante, poste a dimora negli ultimi tre anni, sono adacquate con acqua prelevata dai nostri pozzi». A Brescia si fatturano 229 litri di acqua per residente (179 litri i soli consumi domestici), dati in media con altre città del nord. Il record riguarda invece i costi delle bollette (480 euro a utenza): pesano i trattament­i per cromo e solventi clorurati. (p.g. e v.m.)

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