Il paese che vieta i cortei funebri «Mancano i vigili, il don è d’accordo»
Il cimitero separato dalla strada provinciale La sindaca: impossibile garantire la sicurezza
CREMONA «Sinora nessuno ha impugnato l’ordinanza al Tar della Lombardia», dice Graziella Locci, sindaco al secondo mandato di Castelverde, comune del Cremonese che comprende le frazioni di Costa Sant’Abramo, Livrasco, Castelnuovo del Zappa, San Martino in Beliseto e Marzalengo. Il parroco e i cittadini sono d’accordo con lei che, «per motivi di sicurezza», ha vietato i cortei funebri a piedi, un’usanza ancora attuale in tanti paesi. In particolare, per raggiungere i cimiteri delle frazioni di Marzalengo e San Martino in Beliseto bisogna attraversare via Bergamo, provinciale molto trafficata. «Per consentire che l’attraversamento avvenga in sicurezza, per scongiurare possibili pericoli alla circolazione stradale di veicoli e pedoni — spiega la sindaca —, dobbiamo garantire la presenza di personale che non sempre abbiamo a disposizione».
Il punto è che i vigili sono pochi. «Ne abbiano solo due — prosegue il primo cittadino —. Tale carenza di personale non consente di assicurare sempre la presenza degli agenti durante i cortei funebri, perché chiamati a svolgere altre mansioni di natura istituzionale. Abbiamo attivato la convenzione con la Polizia locale di Cremona che dal Comando ci manda un vigile quattro mattine al mese, ma il territorio è così vasto che è impossibile presidiarlo tutto. Auspico che la convenzione possa essere implementata». Da qui lo stop a seguire il feretro a piedi sino ai cimiteri, esteso a tutto il territorio comunale «per non creare differenziazioni, anche se in casi particolari è possibile chiedere deroghe agli uffici municipali», prosegue il sindaco.
L’ordinanza, tre pagine in tutto, regolamenta orari dei funerali e divieti.
Per esempio, non si possono svolgere «i cortei funebri dal luogo di decesso (o esposizione) sino alla chiesa e dalla chiesa al cimitero» . I funerali con sepoltura nei camposanti si potranno celebrare: dalle 9 alle 11 e dalle 14 alle 16, mai la do- menica, nei giorni festivi infrasettimanali e il sabato pomeriggio. Da regolamento, i funerali provenienti da altri Comuni «devono obbligatoriamente rispettare gli orari stabiliti nella presente ordinanza». Chi non rispetta i provvedimenti sarà multato. Non solo: «Ai trasgressori verrà, in ogni caso, addebitata qualunque responsabilità derivante da comportamenti non conformi a quanto prescritto».
«Mi spiace toccare queste tematiche delicate e care ai cittadini, ma mi sta particolarmente a cuore la sicurezza. Non ho potuto fare a meno di prendere questa decisione», evidenzia la sindaca che, prima di emettere l’ordinanza, si è consultata con don Giuliano Vezzosi. «L’amministrazione comunale — commenta il parroco — ha esposto le proprie criticità. In un’ottica di collaborazione ci atteniamo alle regole, salvo, ovviamente, eventuali deroghe che vengano concesse».