Gli anni d’oro di Alicia Keys
Al Forum la popstar newyorkese che dal 2020 ha prodotto due album (uno doppio)
Un anno fa «Songs in a Minor» di Alicia Keys ha compiuto 20 anni. Con quel suo primo album la cantante, songwriter, pianista e polistrumentista newyorkese, allora ventenne, mise a segno un successo planetario che la catapultò tra le stelle del soul/ R&B con ben 5 Grammy e un singolo, «Fallin’», che rimase per sei settimane in testa alla classifica americana, per poi diventare quello che è tuttora il suo cavallo di battaglia.
In seguito a quel debutto travolgente, i Grammy sarebbero saliti a 15 e nel frattempo Keys, oltre 90 milioni di dischi venduti in tutto il mondo, si sarebbe costruita un percorso artistico unico che negli ultimi due anni l’ha vista particolarmente prolifica, se si pensa che dopo «Alicia», settimo lavoro uscito nel settembre 2020, a fine 2021 è stata la volta di «Keys», doppio album che assieme ad altri classici del suo repertorio — da «No One» a «Girl on Fire», da «You Don’t Know My Name» a «If I Ain’t Got You» — sarà al centro del suo concerto di stasera al Forum di Assago.
«Questo mio nuovo disco parla di lasciarsi alle spalle ogni inibizione per poter essere il tuo io più maestoso e magnifico, il più incondizionato». Così ha dichiarato la diva di origini italiane (parte della famiglia della madre è emigrata negli Stati Uniti dalla Sicilia), accostata nel tempo a grandi voci come Whitney Houston e Aretha Franklin, e che durante la pandemia ha pubblicato anche un’autobiografia («More Myself: A Journey»), una serie su YouTube («Noted: Alicia Keys The Untold Stories») e creato una linea di prodotti per la pelle in linea con la sua idea di bellezza acqua e sapone. Oltre a rendersi più attiva sui social. «Pur senza indossare maschere, un tempo erigevo un muro, non volevo che le persone si avvicinassero troppo, ero sempre timorosa e non sapevo come proteggermi. Adesso condividere le mie esperienze non mi mette più ansia, perché sono sicura di me stessa», ha spiegato lei, che con 42 milioni di seguaci solo su Facebook, in tasca inni dedicati alle donne come la già citata «Girl on Fire» e ancora «A Woman’s Worth» e «Superwoman», è oggi un’icona femminista.
Non stupisce che uno dei suoi ultimi post su Twitter sia dedicato alla sentenza della Corte Suprema Usa sull’aborto che in queste ore sta provocando proteste a ogni latitudine: «Questa decisione riguarda più dell’aborto — ha scritto Keys rivolgendosi alle sue fan —, riguarda chi ha potere su di te, chi ha l’autorità di prendere decisioni per te e chi controllerà come diventerà il tuo futuro».