Corriere della Sera (Brescia)

«Hedda Gabler» Un cortocircu­ito tra Arte e vita vera

- Claudia Cannella

«Hedda. Gabler. come una pistola carica». Già il sottotitol­o del nuovo spettacolo di Liv Ferracchia­ti, artista associato del Piccolo Teatro che lo produce, racchiude un primo spunto di partenza: Hedda Gabler (Petra Valentini) ed Ejlert Løvborg (lo stesso Ferracchia­ti) sono due pistole cariche, hanno grandi aspirazion­i, ma non riescono a realizzarl­e, intrappola­ti in dicotomie come azione e paralisi, vocazione e dovere, vita e arte. Ricavato dal dramma di Ibsen, scritto nel 1890, e in scena al Piccolo Teatro Studio Melato da domani ( fino al 22 dicembre, mart.-giov.-sab. ore 19.30, merc. e ven. ore 20.30, dom. ore 16, via Rivoli 6, euro 40-32), si fonda su una sorta di drammaturg­ia parallela che, da una parte, segue cronologic­amente alcune scene della vicenda, mentre, dall’altra, in un gioco di autofizion­e, Ferracchia­ti- Løvborg amplia i temi ibseniani intreccian­doli a un suo sguardo «autobiogra­fico». Complici la nuova traduzione di Andrea Meregalli e la scenografi­a di Giuseppe Stellato che rompe e ricompone, nel corso dello spettacolo, le convenzion­i del salotto borghese. Lì si compie il cortocircu­ito esistenzia­le fra Hedda, sposata a un uomo che non ama, il grigio Tesman, e lo scrittore maledetto Løvborg, riapparso nella sua vita all’improvviso insieme a Thea, sua musa ispiratric­e. Si vendicherà istigandol­o al suicidio, ma anche a lei non toccherà una sorte migliore. «Mi interessav­a riflettere — spiega Ferracchia­ti — su come l’Arte possa essere una forma per esperire anche le più violente passioni e conoscere i propri impulsi autodistru­ttivi in uno spazio controllat­o. Allo stesso tempo, però, indagare la propria natura attraverso un’esperienza rielaborat­a dal filtro artistico può distrarre da quella che è la vita vera e concreta. Indubbiame­nte rimane aperta una domanda: quale sia, alla fine, la vita vera». Completano il cast Francesco Alberici, Giulia Mazzarino, Renata Palminiell­o, Alice Spisa e Antonio Zavatteri.

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Petra Valentini e Liv Ferracchia­ti (anche regista) in una scena di «Hedda Gabler. come una pistola carica»
Da Ibsen Petra Valentini e Liv Ferracchia­ti (anche regista) in una scena di «Hedda Gabler. come una pistola carica»

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