Un manager Prysmian per provare a rilanciare la Antares di Travagliato
Gianluca Mazzantini nuovo amministratore
Antares Vision, società quotata su Euronext Star Milano e attiva nel settore del controllo qualità e tracciabilità dei prodotti, ha sottoscritto un accordo vincolante con Gianluca Mazzantini per l’ingresso in società come direttore generale (già la prossima settimana) e amministratore delegato (entro fine febbraio).
L’ingresso di Mazzantini rappresenta un indubbio salto di qualità per la società. Il nuovo ad ha oltre 30 anni di esperienza in aziende industriali, con incarichi operativi e gestionali in gruppi multinazionali quotati. Dopo quasi 15 anni nel gruppo Prysmian dove ha ricoperto la carica di Ceo della divisione Automotive, ha assunto la carica di Ceo & Senior Vice President della divisione Wire, Cable & Accessories di Elsewedy Electric Group. Attualmente è partner di K4G Advisory Hub e collabora con Antares Vision da fine novembre in qualità di consulente. Con l’ingresso di Gianluca Mazzantini, Emidio Zorzella manterrà l’incarico di presidente di Antares Vision Group e della controllata americana Antares Vision Inc., con poteri di rappresentanza e con delega interna all’alta strategia, mentre Massimo Bonardi rimarrà operativo in qualità di Chief Technology Officer, mantenendo le deleghe per la Ricerca e Sviluppo.
La nomina di Mazzantini arriva in un momento più che complicato per la società con sede a Travagliato, tra taglio degli obiettivi di fatturato, margini inferiori alle attese e necessità di verifica sui conti di rfxcel Corp, società americana controllata al 100%. Proprio ieri la società ha comunicato che la posizione finanziaria netta preliminare a fine 2023 è pari a circa 101 milioni di euro, superiore alle attese (90-95 milioni) per effetto del ritardo nell’incasso di alcuni crediti legati proprio alla controllata americana. Di qui la necessità di dare mandato a Mediobanca per rinegoziare l’indebitamento obbligazionario e finanziario. La società ha specificato che al 31 dicembre può comunque fare affidamento per la normale operatività su una cassa disponibile di gruppo pari a circa 62 milioni di euro, che copre il fabbisogno operativo per l’intero esercizio 2024.
Il mercato non l’ha presa bene: il titolo, dopo aver aperto a -17%, ha chiuso a -10,79%. Già a metà dicembre il valore del titolo si era in pratica dimezzato in poche sedute, passando da 2,9 a 1,45. Poi c’è stata una lenta e parziale risalita, fino al nuovo crollo di ieri e la chiusura a 1,41 euro. Un anno fa il titolo valeva 9 euro, sei volte di più. Adesso si tratterà di vedere se con l’ingresso di Mazzantini il titolo ritroverà la fiducia degli investitori.