«Io, aspirante attrice ed ex tennista agonista nello spot con Sinner»
Fabiana Biemmi: «Il palcoscenico è il mio obiettivo finale»
Duettano e prestano il volto per la campagna nazionale del nuovo progetto «energia» di un noto gestore telefonico. Alla chitarra c’è lo sportivo italiano del momento, Jannik Sinner, in versione rock. Alla batteria, sorriso fresco e pulito, Fabiana Biemmi.
«E pensare che due giorni prima di girare lo spot ero sul divano a tifare per lui per la Davis. Ho giocato a tennis a livello agonistico. E poi, con lui, mi sono ritrovata sul set a scherzare. Jannik è davvero una persona piacevole, è umile, ma anche leggero e divertente, che non è così scontato per un personaggio della sua caratura. È stato il mio primo lavoro importante per visibilità, ma soprattutto per l’opportunità di essere in un ambiente altamente professionale e imparare qualcosa in più da ogni persona presente in studio». Vive il momento di notorietà televisiva con felicità, ma senza mai permettere ai piedi di sradicarsi da terra.
«È un inizio e di strada da fare ce n’è ancora tanta » . Da grande vuole fare l’attrice, le idee le ha già chiare. Fabiana Biemmi da Botticino, cintura di Brescia, 24 anni, una laurea in lingue, un master in Management e Marketing Sportivo, un impiego nell’azienda di famiglia e la passione per la recitazione, scoperta all’università.
«Non è il sogno di una vita, in effetti. Mi sono avvicinata al teatro per la necessità di esprimermi e mettermi in gioco. Ho sempre amato scrivere, forse per il bisogno di farmi sentire e anche di guardarmi dentro. Cosa che solo il teatro riesce a farti fare nel profondo». Ogni sensazione si amplifica, insieme all’interesse. I «pensieri e i flussi di coscienza» messi nero su bianco, in attesa di trovare lo spunto e il momento per portarli sul palco, i corsi all’università, i laboratori e i riadattamenti importanti – Antigone compresa – preparati per la prova di fine anno.
«Poi è arrivato il Covid che per me è stato particolarmente produttivo. I corsi di teatro erano fermi. E casualmente, sui social, mi sono imbattuta nel profilo di una scuola messicana di recitazione e ballo che proponeva corsi online con due attori noti che conoscevo (Pasquale di Nuzzo e Giovanna Reynaud). Per il fuso orario— racconta Fabiana ridendo — seguivo le lezioni di teatro, in spagnolo, di notte. Di giorno ero impegnata con la dad dell’università». Nascono amicizie, rapporti professionali e l’opportunità di altri corsi che la portano fino a Broadway. «Ho messo insieme tutti i miei risparmi e, per la prima volta nella mia vita, sono andata fuori dall’Europa, completamente fuori dalla mia comfort zone. Unica europea, mi sono ritrovata su un palco a cimentarmi anche con ballo e canto – ecco, diciamo che le mie doti mi fanno pensare che il musical non è nelle mie corde, precisa e ride ancora – e mi sono sentita felicissima perché ho capito di aver comunque regalato emozioni a chi mi ha ascoltato». Poi è venuto un altro corso, in Messico, di recitazione cinematografica. Passione, anima e determinazione per migliorarsi, professionalmente e umanamente. Progetti a non finire «per mettersi sempre in prima linea». C’è un corto in cantiere, in collaborazione con l’amico Francesco Longo. C’è stato, tra l’altro, Insieme nulla è impossibile, lo spettacolo, intenso e commovente, ideato per l’Ail insieme al padre, (Tony, una delle più note voci radiofoniche bresciane) che racconta la leucemia.
«È stato un ulteriore riconoscimento del valore sociale, oltre che culturale, del teatro». I «le faremo sapere» non la intimoriscono, anche perché ha sempre l’appoggio della famiglia. Intanto continuano i casting, la pubblicità e i corsi per recitare. «Questo voglio fare nella vita».