Corriere della Sera (Brescia)

Rolfi :« Brescia soffocata dal traffico Serve il metrò a nord ed il trama est»

Il leader dell’opposizion­e incalza la Loggia: si ragioni con l’hinterland in termini di area vasta

- Pgorlani@corriere.it

«Brescia soffoca per il traffico in arrivo dalla provincia: è aumentato negli ultimi dieci anni e vanno trovate soluzioni d’ area vasta che estendano l’offerta di mezzi pubblici nell’hinterland, non basta farlo dentro il capoluogo come vuole fare la Loggia realizzand­o la seconda linea del tram Violino-Sant’Eufemia». Fabio Rolfi, leader della minoranza in consiglio comunale, commenta i dati pubblicati dal Corriere Brescia martedì, che riporta la ricerca di Loggia e Brescia Mobilità riguardo alla geografia dei lavoratori nel Bresciano: il loro numero in città è cresciuto del 9% nell’ultimo decennio, a discapito del 16 comuni contermini.

«Quei dati confermano che è necessario innanzitut­to un cambio di visione. I bresciani comprano casa nell’hinterland ma continuano a lavorare nel capoluogo: per questo servirebbe un altro passo avanti della giunta dei sindaci, che dovrebbe ragionare in termini di area vasta, con una visione d’insieme, con un solo mobility manager» aggiunge Rolfi che invita a imitare le scelte fatte da Verona (per la cronaca, amministra­ta dal centrosini­stra): «Verona ha approvato a larghissim­a maggioranz­a di diventare città metropolit­ana. Dovrebbe farlo anche Brescia». Per Rolfi sarebbe più facile prendere delle decisioni di cui si parla da anni ma che non si concretizz­ano: «parlo dell’estensione del metrò verso la Valtrompia. Anche la Loggia si è detta favorevole non ha mai fatto un passo avanti per dare linfa al progetto». Un’altra infrastrut­tura che pare destinata a rimanere su un binario morto è l’estensione della metropolit­ana— sotto forma di tram di superficie — verso il Garda, con capolinea a Roé Volciano, in modo da dare una risposta al traffico ingestibil­e che si forma lungo la 45 bis. «Purtroppo non vedo la volontà della Loggia di ragionare in termini di area vasta — aggiunge Rolfi — . L’amministra­zione è concentrat­a sulla realizzazi­one della prima linea del tram e sul reperiment­o di fondi per la seconda linea. Ma il problema del traffico richiede risposte non dentro la città ma all’esterno».

Va detto, a onor del vero, che dal 2013 l’assessore alla Mobilità — oggi anche vicesindac­o — Federico Manzoni propone la «cura del ferro» con il potenziame­nto di tutte le linee ferroviari­e, a partire da quella per Iseo, che avrebbe dovuto avere corse ogni 15 minuti fino a Castegnato. La Regione non la potenzierà ma la trasformer­à in linea a idrogeno. «Io suggerisco di fare un nuovo studio sulla domanda potenziale della Brescia-IseoEdolo: i dati di Trenord sono vecchi e dicono che non è appetibile» aggiunge Rolfi. Fermo, però, anche il potenziame­nto delle linee per Parma e Cremona. E non è stata potenziata nemmeno quella per Milano. Qui le (non) scelte sono di Stato e Regione. (p.gor.)

1

miliardo

la stima delle risorse necessarie per realizzare un collegamen­to tramviario tra Buffalora e il Garda. Cifra di poco inferiore per estendere la metro fino in Valtrompia

200

Mila auto

tutti i giorni entrano ed escono dalla città. In dieci anni i lavoratori nel capoluogo sono cresciuti del 9% e sono parimenti diminuiti nei 16 comuni dell’hinterland

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