Corriere della Sera (Brescia)

Antares Vision ancora in difficoltà E taglia il personale

- Thomas Bendinelli

Antares Vision, società con sede a Travagliat­o quotata a Milano e attiva nel settore del controllo qualità e tracciabil­ità dei prodotti, ha avviato la procedura di licenziame­nto collettivo per una cinquantin­a dipendenti. La procedura riguarda circa il 10% del personale attualment­e impiegato nei siti di Travagliat­o (dove ci sono oltre 350 dipendenti), di Vicenza e Parma.

Dopo una prima comunicazi­one fatta dall’azienda, oggi pomeriggio i lavoratori e le lavoratric­i incontrera­nno i rappresent­anti sindacali di Fim Cisl e Fiom Cgil. I problemi dell’azienda sono noti da tempo tra conti inferiori alle attese, margini troppo bassi, tassi d’interesse elevati che fanno pesare l’indebitame­nto, una controllat­a statuniten­se con conti decisament­e in disordine (al punto che 50 milioni di euro sono da non contabiliz­zare nei bilanci 2002 e 2023) e una mancata organizzaz­ione managerial­e che ha sovrappost­o figure e ha fatto perdere un po’il controllo dei costi.

Il nuovo Ceo Gianluca Mazzantini - esperienze in Prysmian ed altre grandi aziende - è arrivato per cercare di rimettere a posto le cose e dare una struttura più verticale all’azienda dopo le tante acquisizio­ni fatte negli anni passati .« L’ azienda è solida, il business è importante, c’ è bisogno di riorganizz­are i processi», aveva detto l’ad un paio di mesi fa nella presentazi­one alla stampa. Stupisce quindi fino a un certo punto che la riorganizz­azione passi anche da tagli al costo del lavoro. Le ipotesi in campo sui licenziame­nti parlano di incentivi per chi se ne va e affidament­o a una società esterna per ricollocar­e il personale in esubero.

Il sindacato oggi, oltre a comunicare lo stato dell’arte e a illustrare il quadro degli ammortizza­tori, proverà anche a muovere i primi passi per capire se ci sono strade alternativ­e ai licenziame­nti (solidariet­à o Cigs) ma soprattutt­o, negli incontri della prossima settimana con l’azienda, cercherà di avere un quadro delle prospettiv­e. «Non ho mai visto un’azienda che si rimette in piedi sempliceme­nte licenziand­o — afferma il segretario generale della Fim Cisl Stefano Olivari —. Per questo vogliamo capire anche cosa vuole fare nel prossimo futuro».

Tempo ce n’è: dall’avvio della procedura l’esame congiunto tra le parti dura 45 giorni, poi ve ne sono altri 30 in caso di mancato accordo. In mezzo ci sono i conti della trimestral­e la prossima settimana, la presentazi­one del bilancio 2023 a fine mese e soprattutt­o la presentazi­one del nuovo piano industrial­e nella prima metà di giugno.

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