Corriere della Sera - Io Donna

A CACCIA DEL POSTO IN AEREO

- Fiorenza Sarzanini Fuori verbale blog.iodonna.it/forenza-sarzanini

domenica 13 settembre. La partenza del volo Alitalia Az 160 da Roma Fiumicino a Bruxelles è prevista per le 15. Circa tre quarti d’ora prima del decollo viene cambiato il gate dell’imbarco. Non solo. Alle 14,30 una hostess, tramite altoparlan­te, invita i passeggeri a mettersi in fla specifcand­o che “visto il cambio di aeromobile i posti assegnati non saranno rispettati e ognuno potrà sedersi dove vuole”. Non vale più il check-in fatto via internet oppure la fla al banco. Tutto annullato, ognuno va dove vuole. Esattament­e come accade sui voli lowcost. Peccato che questo non sia affatto un volo a basso costo e soprattutt­o che i passeggeri, in preda al panico per la paura di non trovare la poltrona, comincino ad accalcarsi e a spingere per arrivare primi. L’imbarco naturalmen­te dura molto di più, l’aereo parte con tre quarti d’ora di ritardo. Anche chi aveva intenzione di viaggiare insieme viene separato. Nessuno tra gli assistenti di volo è in grado di spiegare come mai non si faccia valere la vecchia assegnazio­ne, semmai variando soltanto quella nelle ultime fle. Nessuno si preoccupa evidenteme­nte dei viaggiator­i. Più volte, nel corso delle ultime inchieste giudiziari­e sui disservizi all’interno dello scalo romano, Alitalia ha accusato la società “Adr - Aeroporti di Roma” di non garantire servizi effcienti e dunque di averle causato danni economici. In realtà basta prendere un qualsiasi aereo per rendersi conto di quali siano le ineffcienz­e della Compagnia di bandiera.

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