Corriere della Sera - Io Donna

Woman in gold,

- Woman in Gold, Adele Bloch-Bauer I, Ritratto di

Non ha mai avuto fgli, e forse sarà anche per questo che il rapporto con Ryan Reynolds, suo compagno di set in in uscita il 15 ottobre, non ricorda quello madre-fglio, ma un amore platonico bloccato solo dall’età: «Sono stata fortunata. Alto, divertente, ironico, sensibile: avessi avuto 40 anni di meno sarebbe stato il mio tipo. C’era chimica sul set ». Insieme interpreta­no Marie Altmann e il suo avvocato Randol Schoenberg, impegnati in un’estenuante battaglia legale tra gli Stati Uniti e l’Austria durata dal 1999 al 2006 per la restituzio­ne di

celebre quadro di Gustav Klimt sottratto alla famiglia della Altmann dai nazisti a Vienna prima che lei, ebrea, scappasse e si rifacesse una vita per gli Stati Uniti.

Conosceva la storia del dipinto?

Sono una fan di Klimt, avevo un suo poster attaccato con gomme masticate su una delle pareti della mia stanza al college. Non sapevo però di questa vicenda. Andrò presto a vedere il quadro alla Neue Galerie di New York. Leggere la sceneggiat­ura è stato come sfogliare un romanzo, più delle mie battute mi interessav­a capire come era andata a fnire.

C’è qualcosa che la rende simile a Marie Altmann?

La determinaz­ione. Non mi è mai mancata. Mai avuto un piano di riserva, pensavo che la recitazion­e sarebbe stata la mia strada e mi sono impegnata perché ciò accadesse.

Molti sacrifci?

No. Se si riferisce ai fgli, neanche quello. Non c’è mai stato un momento, se non forse all’inizio della mia carriera, in cui non mi sentissi soddisfatt­a di ciò che avevo. Ho viaggiato molto e forse questo era il più grande sogno che avessi da piccola. Amo i bambini e forse sarei stata felice anche se avessi avuto una vita diversa, ma non ho rimpianti.

La peggiore delusione?

Non riesco a pensare a quelle del passato: ci sono state, ma fanno comunque parte del mio percorso. Non mi piace voltarmi indietro, non ne vedo l’utilità. Se parliamo di lavoro, The Queen? So che il flm è piaciuto alla famiglia reale. Non penso che lei si esprimerà mai, è molto riservata. E abituata a farsi ritrarre, se non al cinema, almeno dai pittori. Per quel che l’ho conosciuta, penso prenda il tutto come un gioco. E si piace, a prescinder­e da come la vedono gli altri.

In questo siete molto simili…

Sì, forse anche riguardo alle romantiche­rie: non sono il tipo. E per fortuna non lo è neanche mio marito. Non ci piace San Valentino e non è scontato che ci facciamo regali di compleanno. Neanche se si compiono 70 anni...

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di Simon Curtis.
Ryan Reynods ed Helen Mirren in di Simon Curtis.

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