Corriere della Sera - Io Donna
PREVENZIONE
Vaccini: le responsabilità (anche) dei medici
Sono sempre più numerosi i genitori che scelgono di non far vaccinare i propri fgli, ponendo così le basi per la possibile ricomparsa di malattie ormai dimenticate. Secondo l’Iss sono scese al di sotto del 95 per cento le vaccinazioni per poliomielite, tetano, difterite ed epatite B e arrivano all’86 per cento quelle per morbillo, parotite e rosolia. Disinteressato, pigro, male informato, dubbioso: risponde a questi identikit, secondo una ricerca tedesco-statunitense, chi rifuta i vaccini. «In genere, si tratta di qualcuno che non ha percezione dei rischi connessi alla mancata protezione vaccinale» spiega Susanna Esposito, presidente dell’Associazione per le malattie infettive ( «Spesso, nonostante l’elevato livello culturale, madri e padri si affdano più al passaparola o al web che a corrette informazioni mediche. A questo concorre anche lo scarso tempo che, per ragioni varie, pediatri e operatori delle Asl dedicano a rassicurare i genitori e a smentire falsi miti, come il legame con l’autismo. Per invertire la tendenza, si sta pensando di sanzionare i medici che sconsigliano le vaccinazioni e di migliorare la formazione del personale sanitario». Per info sui vaccini, tel. 800.56.18.56.