Corriere della Sera - Io Donna
POCHI NOBEL ALLE DONNE
alla fne degli anni Sessanta il Vietnam chiese aiuto alla Cina comunista. Non per combattere contro gli americani, ma perché i morti per malaria stavano diventando più numerosi di quelli per ferite di guerra. Mao ordinò di risolvere il problema, e dopo qualche anno fu una scienziata, Tu Youyou, a scoprire la cura giusta lavorando su centinaia di sostanze ricavate dalle piante. Poche settimane fa, lo avrete letto o sentito, Tu Youyou ha avuto il Nobel per la sua scoperta. Anzi, mezzo Nobel, perché due scienziati si sono divisi l’altra metà per altre scoperte. Che ci siano voluti quarant’anni per valutare l’importanza delle scoperte della ricercatrice cinese è già piuttosto indicativo. Ma esistono dati molto più chiari, se si vuole andare a cercarli. Nelle materie scientifche la percentuale dei Nobel attribuiti a donne è esattamente del 3 (tre) per cento. E soltanto una, la biologa statunitense Barbara McClintock, ha ricevuto un Nobel intero, non diviso con altri. Quale sarà la spiegazione? Vogliamo supporre che gli scienziati uomini siano molto più numerosi delle donne, anche perché dispongono di più tempo per dedicarsi alle loro ricerche (le donne hanno la casa, i fgli, ecc)? Passi, supponiamolo pure anche perché è probabilmente vero. Ma la statistica è troppo brutale per poggiare soltanto su questo. Sento odore di un certo pregiudizio tra coloro che assegnano i Nobel scientifci. E pur pensando che le donne dovrebbero essere assolutamente contrarie alle “quote rosa”, in questo caso sono quasi tentato di cambiare idea.