Corriere della Sera - Io Donna
IL BUSINESS DEL LUTTO
Toccate quello che vi pare, fate le corna, prendete un cornetto: però l’argomento è serio. Allora: c’è il senatore del Pd Stefano Vaccari che ha presentato un disegno di legge per mettere ordine, e legalità, nel settore delle pompe funebri, ancora regolato da un Regio decreto del 1934.
Spieghi lei, senatore.
Se superiamo la scaramanzia, possiamo riflettere: è un settore che, pur movimentando tre miliardi di euro, ne fattura solo il 10 per cento. Lavoro nero, scarsissima professionalità, centinaia di sciacalli appostati negli ospedali e nelle case di cura, nessun rispetto per i defunti e per i loro parenti.
Continui.
In Italia esistono circa 6 mila imprese funebri e sono in gran parte individuali. Cioè: una persona si iscrive alla Camera di Commercio e inizia a lavorare: carro, cassa, loculo. Mentre, se ad esempio apri una pizzeria, i controlli della Asl durano, giustamente, mesi.
Quali novitˆ prevede il ddl?
Il ddl, che è già in commissione Sanità e che è personalmente seguito dal sottosegretario Luca Lotti per conto del governo, prevede che ogni azienda abbia almeno quattro dipendenti, assunti e preparati con corsi professionali. Così da offrire servizi chiari ed efficienti. Del resto, come si sa, un funerale può arrivare a costare fino a 8 mila euro.
Quelli che organizzano i Casamonica a Roma, anche molto di pi•.
Be’, certo: con l’elicottero che lancia petali di rosa, il carro con i cavalli e la banda musicale, le spese effettivamente possono salire un bel po’.