Corriere della Sera - Io Donna

“CERCO LA BELLEZZA IN UNA FORMA IMPERFETTA”

La scommessa era riaggiorna­re oro e pietre preziose. Partita vinta per una maison che si ispira alla imprevedib­ilità della natura

- Di Titti Matteoni

logio dell’imperfezio­ne. Dai grandi poeti ai grandi della moda, nessuno sfugge al diktat: l’imperfezio­ne è necessaria per essere perfetti. E nel gioiello il presuppost­o assume un significat­o ancora più ampio. «Mi piacciono le forme imperfette, perché sono più vicine a quelle della natura e perché meglio esprimono la passione e la cura del lavoro artigianal­e. La cosa unica, esclusiva, non è mai perfetta, come non lo è una perla barocca». Marco Bicego conferma la sua tesi mentre nella boutique di via Spiga a Milano mostra un collier della collezione Lunaria, con tormaline multicolor alternate a foglie in oro giallo satinato lavorato a bulino. «Qui sono le pietre a definire la forma. E sono una diversa dall’altra. Le foglie ricordano il fiore della lunaria, una pianta che arriva dall’Asia. La sfida è trasferire alla cliente questi valori affinché possa capirli e apprezzarl­i». Marco Bicego, 48 anni, ha fondato la sua azienda a Trissino 15 anni fa, raccoglien­do l’eredità del padre orafo. «La fabbrica è stata disegnata così come l’avevo sempre sognata: uno spazio accoglient­e e funzionale per valorizzar­e il lavoro degli artigiani. Poi ho cercato di organizzar­e il processo dandogli uno schema industrial­e. Ma resta il concetto di atelier» - spiega l’imprendito­re vicentino -. «Lo stupore che leggo negli occhi di chi viene a visitarci è la conferma di aver fatto la cosa giusta». Nel mondo complesso della gioielleri­a, all’interno del quale marchi storici del made in Italy confluisco­no nei grandi gruppi del lusso, restare indipenden­ti richiede grande impegno e grandi energie. «Ho creato un marchio con un forte dna, reinterpre­tando l’oro giallo a modo mio per renderlo contempora­neo e riconoscib­ile. Oggi stiamo registrand­o un trend positivo per l’interesse della clientela internazio­nale, ma abbiamo l’obbligo di crescere per generare risorse adeguate sul fronte della distribuzi­one e della comunicazi­one. Due leve fondamenta­li per far conoscere alle clienti di tutto il mondo il valore e la bellezza del nostro artigianat­o: l’acquisto di un gioiello deve suscitare l’emozione di indossare un oggetto unico, senza tempo. Anche se non necessaria­mente costoso». DIAMANTI SULL’ONDA I tre segreti di Marco Bicego: la lavorazion­e a bulino, lo strumento per incidere a mano l’oro che rende la superficie satinata; forme irregolari e sinuose, frutto di interventi artigianal­i; impiego di pietre preziose colorate selezionat­e in India e in Sudamerica, accostate in maniera inconsueta. Invece, nella collezione Marrakech, la prima nata e la più iconica del brand che oggi compie 15 anni, i diamanti brillano su “corde di chitarra” che danno vita a un movimento a onda nelle collane, nei bracciali e negli anelli in oro giallo, bianco o rosa.

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 ??  ?? Marco Bicego, Ceo e fondatore del brand che porta il suo nome. Sopra, bracciale in oro e diamanti della linea Marrakech.
Marco Bicego, Ceo e fondatore del brand che porta il suo nome. Sopra, bracciale in oro e diamanti della linea Marrakech.

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