Corriere della Sera - Io Donna
MEDICI SEMPRE PIù PREPARATI PER I BAMBINI DI HAITI
La Fondazione Francesca Rava - Nph Italia Onlus lancia un nuovo progetto triennale. Obiettivo: “sviluppare le competenze del personale locale e realizzarne la piena autonomia”. Con l’aiuto di specialisti italiani inviati all’ospedale Saint Damien di Por
Haiti è uno dei paesi più poveri al mondo, poco più grande della Lombardia e altrettanto popolato, circa 11 milioni di abitanti. Nel 50 per cento dei casi si tratta, però, di bambini. Un terzo dei nuovi nati non supera l’anno mentre l’aspettativa di vita, per gli adulti, è inferiore ai 60 anni. Rispetto alla ventina di pediatrie ospedaliere disponibili nel territorio lombardo, ad Haiti si trovano solo tre chirurghi pediatrici.
Di questi, due operano all’ospedale Nph Saint Damien di Port au Prince. «Una struttura d’eccellenza che assiste ogni anno 80 mila bambini e quattromila mamme con i loro neonati» sottolinea Maria Vittoria Rava, presidente della fondazione Francesca Rava - Nph Italia Onlus, ( tel. 02/54122917) che ha dato un contributo determinante, nel 2006, alla costruzione della struttura.
La lista d’attesa del Saint Damien, come è comprensibile, è molto lunga. Grazie alle due sale operatorie, che sono state fondamentali nell’emergenza post terremoto, è possibile operare ogni anno circa 500 bambini. «Ma noi vogliamo triplicare il numero degli interventi annuali e portarli a 1.500» sottolinea la presidente. Per questo, durante un evento charity tenuto a Milano il 21 novembre, la Fondazione Rava ha lanciato un progetto triennale di formazione e potenziamento della chirurgia pediatrica dell’ospedale. Realizzato grazie a un protocollo d’intesa, elaborato con la Società italiana di chirurgia pediatrica, «prevede due obiettivi fondamentali: sviluppare le competenze del personale locale e realizzarne la piena autonomia» spiega Giovanna Riccipepitoni, primario di Chirurgia pediatrica all’ospedale Vittore Buzzi di Milano e membro del board scientifico del progetto. «Oltre ad avere già ospitato in Italia il dottor Osnel Louisma, chirurgo del Saint Damien» prosegue «abbiamo anche creato una lista di medici italiani volontari disposti a recarsi sul posto da uno a tre mesi, per effettuare tutoraggio, interventi semplici e complessi, provvedere alla formazione dei giovani chirurghi haitiani». Un intenso programma che mira «a realizzare una vera cooperazione internazionale, quella che offre alla popolazione locale gli strumenti e le competenze per uscire dall’emergenza e affrontare il futuro» aggiunge Maria Vittoria Rava.
«I bambini di Haiti vivono l’inferno nella quotidianità» spiega Vincenzo Tomaselli, chirurgo pediatrico che ha appena concluso la prima missione volontaria prevista dal progetto. «Nel corso di un mese, ho collaborato con i colleghi del Saint Damien, realizzando un centinaio di visite e un’ottantina di interventi. I casi sono i più diversi: si va dalle ernie, alla ritenzione dei testicoli alle malformazioni congenite, fino alle operazioni di emergenza». La formazione di una nuova classe di chirurghi pediatrici, che per la Fondazione comporta un costo annuale di 198.560 euro, migliorerà le opportunità di sopravvivenza e la qualità della vita dei bambini.
Ogni donazione è preziosa: è possibile regalare da una giornata di formazione fino a un’intera missione.
Medici haitiani al lavoro in una delle due sale operatorie dell’ospedale Nph Saint Damien di Port au Prince. Anche per portare il numero degli interventi annuali da 500 a 1.500, la Fondazione Francesca Rava -
Nph Italia Onlus lancia ora un progetto triennale di formazione e potenziamento della chirurgia pediatrica.