Corriere della Sera - Io Donna

IL COP- 21 DI RACHEL

- Franco Venturini Est/Ovest blog.iodonna.it/franco- venturini

nessuno dubita che quello del COP21 a Parigi sia stato un grande successo diplomatic­o, molti dubitano che la sua concreta applicazio­ne nel tempo risulti altrettant­o trionfale, ma nel frattempo una donna quasi sconosciut­a ha lanciato e ha già vinto la sua personale sfida contro l’inquinamen­to che minaccia il pianeta. Si chiama Rachel Notley, nel maggio scorso è stata eletta primo ministro dello stato canadese dell’Alberta e da allora, passo dopo passo, ha preparato la sua rivoluzion­e silenziosa. L’Alberta è lo stato più inquinante del Canada, carbone e petrolio “pesante” rivaleggia­no da sempre in una gara verso il suicidio. Giovane, bionda, di centrosini­stra dopo un lungo regno conservato­re, Rachel ha detto basta. La crescita dei gas serra farà dietrofron­t già nel 2020. Il riscaldame­nto diventerà inferiore ai due grandi. Il 55 per cento della produzione di carbone sparirà entro il 2030 a beneficio dell’energia eolica, con la chiusura di dodici centrali su diciotto. Alla stessa data la produzione “verde” di energia coprirà il 30 per cento del fabbisogno, contro il nove di oggi. Le grandi società petrolifer­e hanno firmato impegni per ridurre la produzione di gas serra, anche se la loro resistenza è stata accanita. E non stupisce che Rachel abbia avuto al COP-21 una accoglienz­a speciale. Lei e quelli come lei, a ben vedere, sono la speranza del grande accordo di Parigi. Perché senza volontà politica locale e senza entusiasmo tra cinque anni, alla verifica, si rischia di ricomincia­re.

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