Corriere della Sera - Io Donna

Ah, la Belle Epoque!

- Roma, Museo dell’Ara Pacis, fino all’8 maggio maudit,

TOULOUSE-LAUTREC il conte henri-marie-raymond de Toulouse-LautrecMon­tfa concluse la sua tumultuosa esistenza nel 1901, ad appena 37 anni, a causa di una malattia che ne aveva bloccato la crescita e di una condotta dissoluta che lo aveva però reso acutissimo osservator­e della vita dei parigini e, soprattutt­o, dei loro divertimen­ti, nella rutilante Ville Lumière di fine Ottocento. Un mondo - quello dei café chantant, come il Moulin Rouge in cui l’artista era di casa, dei bordelli, dei bistrot, diffusi soprattutt­o nel quartiere di Montmartre - che Toulouse-Lautrec ha ritratto nelle affiche, nei manifesti, nelle locandine, nelle copertine di spartiti che sono al centro di questa ampia mostra curata da Zsuzsa Gonda e Kata Bodor. Esposte 170 litografie (di cui alcune rarissime tirature limitate), provenient­i dalla collezione del Museo di Belle arti di Budapest, che ricostruis­cono la breve ma intensa vita del pittore spesa nelle interminab­ili notti parigine, tra l’attrazione per le più famose attrici dell’epoca, la passione per le corse dei cavalli e la vivace curiosità per le nuove invenzioni. Info: arapacis.it Dall’antichità ai giorni nostri, il pianeta, il raccolto, il cibo in 171 tavole votive, risalenti al periodo tra ’600 e ’900. E originarie di Italia, Austria e Messico. Cui si aggiungono figurine ex voto in argento. Filo conduttore sono la terra, le messi, il cibo, letti come ricchezze fondamenta­li, oggetto di preghiera e fonte di gioia. Info: casadelman­zoni.it

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