Corriere della Sera - Io Donna
Ah, la Belle Epoque!
TOULOUSE-LAUTREC il conte henri-marie-raymond de Toulouse-LautrecMontfa concluse la sua tumultuosa esistenza nel 1901, ad appena 37 anni, a causa di una malattia che ne aveva bloccato la crescita e di una condotta dissoluta che lo aveva però reso acutissimo osservatore della vita dei parigini e, soprattutto, dei loro divertimenti, nella rutilante Ville Lumière di fine Ottocento. Un mondo - quello dei café chantant, come il Moulin Rouge in cui l’artista era di casa, dei bordelli, dei bistrot, diffusi soprattutto nel quartiere di Montmartre - che Toulouse-Lautrec ha ritratto nelle affiche, nei manifesti, nelle locandine, nelle copertine di spartiti che sono al centro di questa ampia mostra curata da Zsuzsa Gonda e Kata Bodor. Esposte 170 litografie (di cui alcune rarissime tirature limitate), provenienti dalla collezione del Museo di Belle arti di Budapest, che ricostruiscono la breve ma intensa vita del pittore spesa nelle interminabili notti parigine, tra l’attrazione per le più famose attrici dell’epoca, la passione per le corse dei cavalli e la vivace curiosità per le nuove invenzioni. Info: arapacis.it Dall’antichità ai giorni nostri, il pianeta, il raccolto, il cibo in 171 tavole votive, risalenti al periodo tra ’600 e ’900. E originarie di Italia, Austria e Messico. Cui si aggiungono figurine ex voto in argento. Filo conduttore sono la terra, le messi, il cibo, letti come ricchezze fondamentali, oggetto di preghiera e fonte di gioia. Info: casadelmanzoni.it