Corriere della Sera - Io Donna
CATTIVE MAESTRE
nella sua classe c’erano bimbi tra i due e i tre anni Lei li picchiava sulla testa, li prendeva a schiaffi, li insultava. Per questo una maestra di un nido di Pisa è stata arrestata agli inizi di febbraio. Di fronte ai piccoli aveva scatti d’ira sempre più frequenti, fino a minacciarli: «Sei un rincoglionito, oggi ti faccio del male», oppure «ti metto fuori al freddo, levati di torno te, boia ». A denunciarla è stata una delle donne addette alla mensa. «Ho visto quello che faceva e certamente non potevo mantenere il segreto» ha raccontato. Le indagini sono durate circa due mesi e hanno permesso di scoprire che le sevizie andavano avanti da quasi tre anni. Anche una maestra d’asilo di Pavullo, paesino in provincia di Modena, è finita ai domiciliari poche settimane fa per aver picchiato i suoi alunni. Il giudice ha poi deciso di accogliere l’istanza di remissione in libertà, ma ha disposto che non possa neanche avvicinarsi alla scuola. Quindici giorni fa l’episodio più grave: i degenti di un centro per disabili alle porte di Roma, nella maggior parte minorenni, percossi, ingozzati di cibo, legati ai letti, chiusi a chiave nelle stanze. «Se qui ci fossero le telecamere mi avrebbero arrestata », diceva l’insegnante di Pisa alle sue colleghe che le chiedevano conto dei suoi comportamenti. Aveva ragione. Sarebbe opportuno varare una legge per rendere obbligatori i sistemi di videosorveglianza in tutte le strutture che ospitano persone che non possono difendersi da sole. Sarebbe l’unico modo davvero efficace per proteggerli.