Corriere della Sera - Io Donna
“GLI UOMINI? A VOLTE BISOGNA PILOTARLI. PER IL LORO BENE” Rebecca Miller (figlia di Arthur) ha costruito la nuova commedia sul lato comico di un triangolo amoroso. A casa sua, intanto, tutto bene: figli a posto, e marito (la star Daniel Day-Lewis) pure. A
Gli uomini? Sono in molti a non sapere che cosa vogliono dalla partner. E così trascinano vecchie relazioni fin quando non è la donna a decidere. Forse sì, ogni tanto vengono manipolati... per il loro bene, però!». Sorride Rebecca Miller mentre ci parla dei personaggi di il suo ultimo lavoro. Lei, che da più di vent’anni ( il suo primo film da regista, è del 1995) indaga le relazioni alternando cinema e letteratura, una come quella raccontata nel fi lm l’ha solo osservata dall’esterno.
«Non riuscirei a rimanere con uomini del genere. E per fortuna mio marito non lo è» conferma mentre allenta il foulard di seta che le avvolge il collo, una tonalità smeraldo che mette ancora di più in luce i suoi occhi verdi, regalo genetico della madre Inge Morath. Il padre è Arthur Miller, il drammaturgo autore di
e già consorte di Marilyn Monroe, e anche il marito è un mostro sacro: Daniel DayLewis, conosciuto nel 1996 sul set di
tratto dal di Miller. Forte e sicuro, diversissimo dall’uomo interpretato da Ethan Hawke in che Rebecca descrive come «un seducente sognatore e romantico, ma vittima delle proprie insicurezze». Accanto a lui, inizialmente a contenderselo, poi a escogitare un originale piano per un nuovo equilibro familiare che renda tutti “felici e contenti” sono Julianne Moore e Greta Gerwig (la Maggie del titolo). La prima recita i panni della moglie tradita che è pronta a riprenderselo con sé. La seconda l’amante, poi compagna e madre di un bambino da sempre desiderato, che si rende conto come sia meglio lasciare che i coniugi tornino assieme. Il contesto è quello borghese-universitario della Columbia di New York; il tono, i tempi delle battute nonché l’idea generale che “basta che funzioni” vicino a quello di Woody Allen: «È uno dei miei punti di riferimento.
sono capolavori che ti porti sempre con te». Il suo penultimo film risale al 2009, La vita segreta della signora Lee. Che cosa l’ha spinta a scegliere questa storia per il suo ritorno dietro la macchina da presa? Mi sono chiesta: “Che cosa è oggi una famiglia? Quanto può resistere anche senza amore o senza la condivisione quotidiana di uno spazio comune?”. Viviamo un’epoca che ha messo in