Corriere della Sera - Io Donna

FASCE ORARIE PER SLOT MACHINE

- Fsarzanini@corriere.it

il gioco d’azzardo fa entrare nelle casse dello Stato circa nove miliardi di euro ogni anno. Nel nostro Paese ci sono più di 400 mila slot machine. Nel 2015 è stato calcolato un volume d’affari che sfiora gli 88 miliardi di euro, pari al quattro per cento del Pil, il Prodotto interno lordo: 46 miliardi arrivano dalle slot machine e dai videopoker, 26 dalle lotterie e 16 dal gioco on line. Ci sono migliaia di persone che, inseguendo il sogno di cambiare la propria esistenza con vincite milionarie, si sono rovinate. La passione si trasforma spesso in una vera e propria ossessione, fa passare in secondo piano il lavoro, la famiglia, gli amici. Una vera e propria dipendenza patologica che, come dimostrano numerosi studi, si associa ad altre dipendenze come quelle dalle sostanze stupefacen­ti e dagli alcolici, ma anche a disturbi psichiatri­ci e dell’umore. Ecco perché sarebbe opportuno pensare di poter estendere a tutta Italia le norme approvate alla fine di maggio dalla giunta comunale di Bergamo. Si tratta di un vero e proprio “Regolament­o per la prevenzion­e e il contrasto delle patologie e delle problemati­che legate al gioco d’azzardo”. Stabilisce fasce orarie in cui non si potranno usare slot machine e videopoker e in cui sarà vietata la vendita dei biglietti delle lotterie istantanee (come i Gratta e Vinci), nonché la possibilit­à di fare scommesse su eventi sportivi. L’obiettivo è dichiarato: «Tutelare la salute pubblica, il risparmio familiare, la serenità domestica, l’integrità del tempo di lavoro, la sicurezza e il decoro urbani». Un’ottima iniziativa.

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