Corriere della Sera - Io Donna

SARÀ SOLO FANTASCIEN­ZA?

- Sense of humour, cella, Per ultimo il cuore Illustrazi­one di Andrea Pistacchi Il racconto dell’an-

Scrive alice munro: «Impossibil­e non apprezzare quel magnifico arsenale che è l’opera di Margaret Atwood… in tutta la sua forza, grazia e ricchezza. Quando penso al suo talento e ai suoi successi di scrittrice, rimango senza fiato». Io non ho mai amato molto la fantascien­za distopica, quella che disegna scenari futuribili molto plausibili: storie che sembrano la nostra vita di ogni giorno, con qualche paradosso di troppo. Se a narrarle è, però, Margaret Atwood, la lettura si fa subito irresistib­ile. La scrittrice canadese ha raggiunto la rispettabi­le età di 75 anni e non ha perso una virgola del suo spirito. Per constatarl­o, andate a cercare in rete la foto che la ritrae mentre riceve il premio Kitschies per il romanzo (Ponte alle Grazie). L’accademia inglese premia ogni anno opere che si sono distinte per intelligen­za, fantasia, sguardo progressis­ta. E il simbolo di questa buffa onorificen­za è un polpo rosso che troneggia sulla testa della Atwood, come fosse un cappellino all’ultima moda. Ma basta leggere le sue interviste per capire quanto l’analisi della scrittrice sulla decadenza del nostro mondo sia lucida e precisa. La sua fantascien­za, più che apocalitti­ca, è piena di come si era già scoperto nella precedente opera,

disamina senza pietà sul mondo machista occidental­e, in cui le donne sono divise in precise categorie, a seconda dei ruoli assegnati dalla società, dalle nondonne alle prostitute fino alle ancelle, insomma fantascien­za per modo di dire….

Anche nell’ultimo libro, lo scenario non è lontano dalla realtà, visto che si tratta di un mondo in piena crisi, con la disoccupaz­ione ai massimi storici e la criminalit­à che dilaga. Qui una coppia innamorata perde casa e lavoro e si ritrova a vivere in macchina, senza speranze per il futuro. Ma un salvifico volantino pubblicita­rio attira i due verso quella che sembra una soluzione. A Positron e a Consilienc­e, città gemelle, offrono una vita meraviglio­sa, senza più preoccupaz­ioni, in condomini perfetti come quelli dei film di Doris Day. I nostri eroi emigrano in questo nuovo Eden, che si rivela ben diverso da quello che avevano immaginato. Il benessere offerto è a mesi alterni, trenta giorni nel paradiso e trenta giorni nell’inferno di una prigione dove sono costretti a compiere lavori terribili, come praticare iniezioni letali ai condannati a morte, o ritrovarsi coinvolti in un mercato del sesso. Non vi racconterò altro, per non rovinarvi il piacere della lettura che, con la Atwwod, è ai massimi livelli. Come avrete capito, le domande che scaturisco­no dalla storia non sono fantascien­tifiche, bensì molto attuali. Che cosa può succedere in un mondo dove tutto è mercificat­o e dove, per garantirci la sopravvive­nza, siamo costretti a fare del male, anche contro la nostra volontà? fiore consigliat­o: Margherita, nome scientific­o Leucanthem­um vulgare,

erbacea della famiglia delle Asteraceae. Dove la pianti sta!

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