Corriere della Sera - Io Donna
BASTA FAVOLE SCRIVO PER VENDERE
Altro che principi azzurri. Le scrittrici italiane oggi raccontano storie dure di famiglie disgregate, abbandono e povertà, e se hanno voglia di sognare lo fanno con ironia. Una svolta letteraria PREMIATA DAI LETTORI, che le stanno lanciando in testa alle
C’è un vento di cambiamento nella classifica dei libri più vendutideiprimi cinque mesi del 2017 ed èunventoche, come direbbe FlanneryO’ Connor, non afferma ma raffigura. Emostra un’ Italia che evolve, cambia, raccontando un universo femminile altro: favole senza principesse, madri inadeguate, figlie amate o abbandonate, figure femminili imperfette e contemporanee capaci di ribaltare gli schemi classici della violenza. Storie di donne e scrittrici italiane che coni loro romanzi stanno facendo parlare molto di sé e stanno lottando conla storica predominanza( di classifica) degli autorimaschi. TeresaCiabatti, DonatellaDi Pietrantonio, la coppia FavillieCavallo, SilviaAvallone, Lidia Ravera, Anna Giurickovic Dato, Antonella Lattanzi sono i nomi delle autricidi cuipiùsi parla inquesto momento. È diventato un caso editoriale mondiale l’ ormai famosissimo Storie della buonanotte per bambine ribelli( Monda dori ,2016), alla non aristampa e ormai a più di 280 mila copie vendute. Il libro è un progetto di due giovani italiane, Elena Favilli e Francesca Cavallo, chesonoriuscite a dare alle stampe il volume più fin anziato nella storia delcrowd fu nding: oltre un milione di dollarir accolti da settanta nazioni diverse. Un “libro che ogni giovane donna dovrebbe avere sul comodino”, ha scritto F or bes. Perché archivia in un colposo lo storie centenarie di principi e cavalli bianchi, stereotipi femminili trascinati nei secoli spazzati viadabiografiedi donnechehanno fatto la storia. SerenaWilliams, Malala Yousafzai, Rita Levi Montalcini, Frida Kahlo, Margherita Hack, Michelle Obama. Cento racconti
corredati da altrettante illustrazioni per lasciare chele ragazze di oggi sognino in grande. Proprio come hanno fatto Favilli e Cavallo, che dalla Toscana e dalla Puglia sono arrivate prima negli Usa e ora in tutto il mondo, grazie a questo libro che in Italia è da oltre tre mesi primo in classifica.
La più amata di Teresa Ciabatti invece potrebbe fare il miracolo di riconsegnare a una donna il premio Strega. Era infatti il 2003 quando Melania Mazzuc co conquistò la maggioranza dei voti grazie al suo romanzo, Vita (Rizzoli). L’anno prima era toccato a Margaret Mazzantini con Non ti muovere (Mondadori), ma da allora nulla più. Che sia o meno il prossimo Strega, La più amata ha quella dote dei libri bellidi raccontare il particolare rendendolo universale. Un romanzo autobiografico che scova nelle dinamiche familiari e cerca nel rapporto padrefigliai moti vidi un senso di perenne inadeguatezza. Un libro «duro fino alla spietatezza» ha sintetizzato alla perfezione Edoardo N esi« che riesce a svelare emostrarci tutto il dolore dell’ essere donna in un mondo chele donne accetta e venera solo se sono belle, magre e ricche».
Non ricca ma benestante sì, lo è anche L’arminuta ( Einaudi) - la ritornata in dialetto abruzzese - la ragazzina di 13 anni del romanzo di Donatella Di Pietrantonio, finalista al Campiello. Una bambina catapultata d’ un tratto in un altro mondo: una casa piccola, tanti fratelli, poco cibo sul tavolo. Un piccolo gioiello letterario che racconta in un centinaio di pagine il dolore dell’abbandono, lamaternità, l’egoismodicerte donne, la schiettezza della povertà, gli strappi della vita che possono lacerare per sempre. Come quelli che subisce la protagonista di Una storia ne radi Antonella Lattanzi(M ondadori) che, in questo mosaico letterario al femminile del 2017, ha un ruolo cruciale .« La tradizionale assenza di donne nelle classifiche librarie è inquietante» commenta Carlo Carabba, responsabile narrativa italiana della casa editrice di Segrate. «Noi abbiamo sempre avuto in catalogo autrici italiane di spessore ma l’ anno scorsoci sono capitati libri di scrittrici di indubbio valore su cui abbiamo deciso di puntare». Tra loro proprio Lattanzi che affronta il tema della violenza sulle donne con una cronaca alla Truman Capote. I diritti del libro son ostati venduti in Europa. Ed è stato proposto anche negli Stati Uniti doveun’altra italiana, Elena Ferrante, tiene alta la bandiera.