Corriere della Sera - Io Donna
VALENTINO HAUTE COUTURE
Èracchiusa in una frase de
La Tempesta di William Shakespeare il senso profondo di questa collezione
Haute Couture di Valentino: «Noi siamo fatti della stessa materia di cui sono fattiisogni». Edèunsogno quello che stavi vendo Pierpaolo Piccioli alla sua prima sfilata Haute Couture in singolo, dopo la separazione da Maria Grazia Chiuri. Compagna delle esperienze di lavoro, da Fendi a Valentino, che li hanno portati al vertice dello stile. La libertà di non doversi confrontare e cercare una mediazione gli ha permesso di avere un approccio più libero e spontaneo .« Sono partito dal lamia estetica per gestire il cambiamento» ha raccontato in un’intervista al Corriere della Sera. «Mi sono ispirato ame stesso, alle cose chemi piacciono. Così ho voluto un’Alta Moda ridotta all’essenza, partendodal sognoche ci accomuna tutti». Èun sogno che nonha tempo, unpo’ come i miti greci .« È eterno» spiega Piccioli« e raccontai nostri sentimenti e le pulsioni. Un po’ come l’ Alta Moda, che è un universo sospeso, ritmato da piccoli rituali chela rendono unica ». È questo il fascino della Grande Cou ture, che tutto trasforma in meraviglia, anche una collezione di assoluta semplicità formale e dalla purezza di una statua ellenica. Ci sono tuniche di strass e micropaillettes tono su tono, velate da una nuvola di tulle, e un abito realizzato con trecce di chiffon, che sfumano in quindici tonalità di giallo. A sottolineare la magia delle petites mains, le sarte, un trionfo di fiori di cotone intagliati amano e cuciti suun’anima di organza. Ma anche pieghettature incise nelt es suto,plis sé
soleil e piatti abbinati tra loro in sfumature delicate, trionfi di paillettes iridate e canutiglia di vetro. Non c’èmoda senza la sapienza artigianale e la cultura antica di questi métiers d’art, espressione continuamente rinnovata, con gioiosa leggerezza, di una lunga tradizione.