Corriere della Sera - Io Donna
QUESTIONE DI IMMAGINI
Ri corde remo Cassano o le cassa nate? Ricorderemo il talento del calciatore AntonioCassano o i suoi colpi di testa che ne hanno preclusola carriera, rendendola anche un po’ ridicola? Com’ènoto, Cassanoera impegnatonel ritiropre-campionato con il Verona: pareva volesse tornare a calcarei campi di calcio, il suo terreno di elezione. Madopoun lungo tira e molla, il calciatore barese quest’ estate sembrava aver dato l’ addio al calcio con untwe et sul profilo della moglie Carolina Mar ci alis :« Al contrario di quanto apparso sui profili soci al di mia moglie, vorrei precisare quanto segue. Carolina ha sbagliato, dopo averci pensato e riflettuto ho deciso: Antonio Cassano non giocherà più a calcio …». E pazienza se la moglie ha sbagliato. Salvo poi tornare sui suoi passi e dichiarare di voler rientrare in campo, inattesa di offerte da qualche squadra. Eppure di sbagli lui dovrebbe intendersi, findai tempi del suo esordio nel Bari. Sono passati 17 anni da allora. La sua testa però non èmaimaturata, costringendolo a collezionare nel corso degli anni più figuracce, le famose« cassa nate », che trofei: un campionato con il Real Madrid nel 2007( ma appena sette presenze nella Liga), un altro colMilannel 2011, arrivandoperòa metà stagione. Cassano era la grande promessa del calcio: piedi fatati, fantasia da vendere, classe innata. Quando ancora giocava nel Bari, era alla guida di una potenteGolfGTI regalatagli dal suo presidente Vincenzo Mat arrese. Fermato dai vigili non poté esibire la patente, e non perché l’ avesse dimenticata a casa. Ne era sprovvisto perché doveva ancora dare l’ esame di guida. Un’ altra volta, già con la maglia della Roma, mandò a quel paese l’ arbitro Rossetti e, non contento, lo svillaneggiò mostrandogli le corna( l’ insulto più grave che si possa fare a un arbitro ). I compagni di squadralo chiamavano“Brufolo Miliardario ”. Intanto i suoi gesta cci sono diventati materia per opinionisti, sociologi ed educatori. Siamo affascinati dall’atleta imprevedibile, talentoso, geniale, anarchico, capace di fare la differenza e di sottrarsi alle generali smanie di uniformazione degli individui. Siamo sinceri: se un giocatore è fuori dalla norma in campo è altamente probabile che lo sia anche nella vita. Inutile chiedergli di essere“mediocre ”. Eppure anche la trasgressione, se ripetuta, annoia, perde d’ attrazione, diventa abitudine espi adi un atteggiamento arrogante, lo stesso che affligge certi sport, i quali, diventando showbiz, rifletto nomeglio di altri ambiti lo spirito competitivo che domina sempredi più i nostri gesti. Cassano sì, le “cassanate” estive no.