Corriere della Sera - Io Donna
LUISA RANIERI
“Vorrà dire che ho sbagliato” ride l’attrice, che al momento non è certo concentrata su PAURE INFONDATE che riguardino Luca Zingaretti: con un film alla Mostra di Venezia e un altro in arrivo nelle sale, oltre a essere protagonista dei prossimi film di Fe
Prima premessa. Luisa Ranieri è bellissima anche di prima mattina senza trucco, altro che certe dive incapaci di proferire verbo prima di mezzogiorno e dopo adeguato make-up: basta una camicia bianca a illuminarla. Seconda premessa. La conversazione, questo è l’ accordo, riguarderà solo il suo lavoro d’ attrice e non suo marito LucaZinga retti né le loro figlie Bianca e Emma. C’ è in vistala Mostra del cinema di Venezia, dove sarà protagonista in La musica del silenzio del registaMichael Redford, sulla vita di Andrea Bocelli: impersonerà suamadre, accanto a Antonio Bande- ras, Ennio Fantastichini e Toby Sebastian. Sempre a settembre sarà protagonista nei cinema con Veleno del regista Diego Olivares, con Salvatore Esposito, Massimiliano Gallo e Nando Paone, ambientato nella terra dei fuochi. Amaggio ha iniziato le riprese del nuovo filmdi FerzanOzpetek, Napoli Velata, nel secondo ruolo più significativo dopo quello di Giovanna Mezzogiorno, nel ca stanche Isabella Ferrari.
Come si sente Luisa Ranieri in questo momento della vita?
Come a primavera, stagione che definisce bene ilmio stato d’animo. C’è teporema anche eccitazione perché possono arrivare giornate splendide così come temporali, freddo improvviso.
Il successo non le assicura certezze?
Non vedo lamia vita come una barca sempre col vento in poppa su unmare piatto, dove c’è un bel porto elegante dove attraccare perl’ aperitivo. La realtà è completamente un’ altra cosa.
Da cosa deriva questo approccio?
Penso dies serenata saggia, conunaforte propensione ad averei piedi per terra. Son ostata aiutata dami a madre che è orgogliosa di memanonmi hamaiesaltato, nonmihamai spinto a fare l’attrice, ha sempre pensato che un giorno avrei potuto tornare a casa e fare l’ avvocato. Perle i io sono una figlia con un suo lavoro, ma certo non una star. E sono fortunata perché ho mio marito e le figlie: mi radicano profondamente nelmondo reale.
Gli atto risono narcisisti e autoreferenziali ...
...nel 99.9per centodei casi . Nonèche ionon lo sia completamente, sono pur sempre un’ attrice, ma costruire una famiglia significa progettualità, rapporti affettivi solidi, impegni quotidiani come i contatti con i genitori delle amiche delle figlie. Tutto questo aiuta a mettere da parte l’ au tor eferen zia lità ... altri mentiti perdi l’essenziale, cioè la vita vera.
Lei ha interpretatola madre diAndreaBocelli in La musica del silenzio. Cheti po umano ha descritto, impegnata a far crescere “normalmente” un figlio privo della vista?
Racconto una donna dotata di una forzai ncredibile che ha sempre trattato il figlio comese non avesse alcun handicap. Lo ha fatto andare a cavallo, costringendolo a“guardarla” mentre le parlava. Lo ha obbligato ad ampliare la sua capacità sensoriale, gli ha regalato una magnificasi curezza:unm odo di fare quasi da madre anglosassone. Posso immaginare il suo dolore, ma se oggi Andrea si muove in una stanza senza esitazioni, lo deve a sua madre. Una grande forzale è venuta dalla profonda fede cattolica.
Havoluto incontrarla?
Ho preferito dino, mi avrebbe troppo condizionata, ho scelto di affidarmi ai racconti e alle ricostruzioni, avrei dovuto rinunciare a una parte del lamia libertà espressiva.
La protagonista di Veleno è un altro carattere fortedi donnachedeve fronteggiare la
“Devo ringraziare mia madre: non mi ha mai spinto a recitare, ha sempre pensato che un giorno avrei fatto l’avvocato”