Corriere della Sera - Io Donna
IL SEGRETO DELLA BELLEZZA
Cigni, aforismi, cuori. Dentro un anello, all’interno di un ciondolo, nascosti in un dettaglio. La nuova collezione della maison, oltre ad essere PREZIOSA E PERFETTA, questa volta ha un dono in più: sorprende
La perfezione. Come potrebbe essere spiegata a un bambino? Attraverso una sequenza di superlativi. Oppure con un concetto usato da chi,r aggiunto un obiettivo eccellente, spesso conclude :“Non sarebbe stato possibile fare meglio ”. Espressione che torna spontanea parlando di alta gioielleria con Nicolas Bos, amministratore delegato di Van Cleef & Arpels: «È un mondo meraviglioso fatto di sogni tangibili. Dove non diamo limite all’ utilizzo di conoscenze, metalli e pietre. Una risorsa fondamentale? Il tempo ». Quattro anni a voler essere precisi: serviti per raggiungerei traguardi elevatissimi posti dall’ultima collezione dih aut ejoaill eri e “Le Secret”. Inmano, le armimesse a disposizione dal know-how dellamaison Van Cleef, fondata a Parigi nel 1906, per realizzare oltre cento pezziunici. Qui, ciò che è segreto lo è solo in apparenza. Rivelando minuscole sculture, dettagli inattesi e messaggi nascosti, finoagioielli polivalenti che racchiudono più utilizzi in una sola creazione. «Moltimeccanismi sono quasi alta ingegneria. Abbiamo aperto gli archivi per ispirarci alle forme che più ci appartengono, fra mitologia e creature fatate, o
la natura di piante e animali. Mondi simbolici, che si prestano all’ interpretazione: ogni pezzo ha un segreto da scoprire». Fra atelier interni ed esterni alla mai son, centocinquanta persone si son omesse al lavoro per creare manifestazioni preziose di arte, bellezza e… amore. Proclamato in primisdalcu ore inru belli te della spilla dedicata a Cupido, oda“L’Amour” inciso sul retro del nastro portato da una colomba in diamanti e rubini. Nell’anello Fiore Blu, la sua cupola si solleva poi per svelare un aforisma di Oscar W ilde :“Un avita senza amore è come un giardino senza sole ”. NicolasBos, interrogato durante una vacanza
italiana all’Argentario, forse complice l’ atmosfera rilassata raccontala sua preferenza perla clip bucolica Margherita d’ amore :« Come fiore, è un ritorno a un grande classico. La tradizione del gioco“M’ ama nonm’ama” ispira il suo segreto, dove alcuni petali delicatamente capovolti mostrano parole che celebrano proprio l’ amore ». Fra i pezzi più complicati spicca invece il collier Pegaso, con le 2.200 o reimpiegate dalle mainsd’ or(m ani d’ oro) che per il brand operano nell’atelier di Place Vendôme: gemmologi, lucidatori, orafi, incastonatori e molti altri hanno lavorato intorno a uno zaffi rodi oltre 45 carati e a un pendente staccabile al cui interno brilla un minuscolo cavallo alato.
Splendore in miniatura quanto quello della fata custodita nel bocciolo del sautoir Fiore di luna, fedele alla tradizione che dagli anni Quaranta portane lle collezioni Van Cl eef&Arpels creature oniriche. Di entrambi, Bos confermala difficoltà estrema. Spiegando poi come l’ ambizione di creare oggetti perfetti in ogni aspetto non sempre sia stata soddisfatta: «In certi casi, con i nostri esperti ci siamo accorti che pietre e meccanismi avrebbero appesantito alcuni monili. Anche per queste creazioni uniche, la bellezza deve coincidere con il comfort. Se nel 1950, abbiamo saputocreare cerniere diamantate conil collier Zip, ormai entrato nella tradizione, vogliamo mantenere gli stessi valori d’innovazione e leggerezza in questi nuovi segreti». Poetici in ogni dettaglio: tanto da dedicare la clip Metamorfosi del cigno, dove un movimento trasforma una donna in uccello, a una nota composizione diAleksandr Puškin. Mutamento che torna in Séraphîta, anello componibile dedicato all’omonimo romanzo di HonorédeBalzac. Che con le parole di quest’ opera, così avrebbe forse commentato :“Intere nazioni hanno cercatonella sabbiadelmare, o nelle viscere delle rocce, perle e diamanti ... questi splendori hanno brillato su tutte le fronti coronate, e scriverebbero la più fedele delle storie umane se potessero parlare”.