Corriere della Sera - Io Donna
Sono in tanti a chiedere nuove norme contro la cyberviolenza. Ma non basta. L’odio è un problema sociale. E non prospera solo on line
on solo donne. «Ti bruceremo vivo», ha scritto su Twitter alla vigilia del voto sicilianoAngelo Parisi, assessore designato del M5S, all’indirizzo del capogruppo del Pd Ettore Rosato, padre della nuova legge elettorale. Il leader del movimento nell’isola, Giancarlo Cancelleri, ha archiviato il tweet come «infelice», confermando la nomina di Parisi in caso di vittoria. «Parisi si è in seguito scusato», osservaGrandi, «ma il suo tweetèunodegliinfinitiesempidellamancanzadi consapevolezzadello strumento social, e delle sue conseguenze». Così, quando a luglio il calciatore della Juve Leonardo Bonucci, papà di unbimbodi tre anni appenauscitodaunagravemalattia, èpassatoalMilan, alcunitifosihannopensatodiaugurargli: «Speriamo cheatuofigliotorni il cancro». Che fare? Una leggecontrola cyberviolenza, certo, come chiedono in tanti. E poi l’alfabetizzazione digitale. Ma guai a pensare che siafinitalì. Perchél’odio, notaGrandi, èun problema sociale. Che online trova terrenofertile, manonnasceconInternet. Basta guardare alla violenza dei titoli di certigiornali...